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La decima chiave: La Fedeltà

“La storia è formata da tanti cicli, ma questi non sono serviti solo a mutare le cose concrete e pratiche, ma anche l’uomo profondamente.  Il vero uomo che, perfezionandosi, ha capito, agisce sempre su ordine divino, Dio è con lui e in lui e non potrà mai abbandonarlo.   I nostri Angeli custodi sono al nostro fianco per aiutarci sempre.  Nessun ostacolo deve turbare il cammino delle energie che conducono a Dio perchè il loro compito è di offrirci l’opportunità di realizzarci spiritualmente.  Lo smarrimento può esserci, ma solo fino al momento in cui chi opera per il volere di Dio non abbia ben compreso la portata della missione e l’aiuto che riceve; dopo non dovrà esserci dubbio, titubanza o  paura, ma solo accettazione e Gioia nel sentirsi in sintonia con il cosmo.   La mente tarda a comprendere, limita, controlla, ma il cuore sa dove andare.  Il desiderio di tornare a casa, di vivere vicino alla Sorgente di Tutto scaturisce dalla scintilla Divina specchio del nostro Creatore.  Tutto è già presente qui adesso, non esistono limiti.  In tutti coloro che operano con Fedeltà  e su direttiva Divina subentrano una grande consapevolezza e verità.  Si è consci di non essere soli, ma di fare parte di un ingranaggio superiore e sconosciuto a cui abbiamo aderito ripetute volte.  Operare con questa certezza cambia il comportamento: non più alterigia o presunzione sono alla base di decisioni e di scelte, ma umiltà e consapevolezza di scegliere e agire, non solo per se stessi, ma per assecondare un disegno collettivo e Divino.

La nona chiave : la Fede

“La Fede è necessaria per accedere al più grande traguardo che l’uomo deve raggiungere:arrendersi a Dio. La Fede ci rafforza, ci rende inattaccabili.  Con la piena fiducia  in un disegno superiore si stabilisce una condizione indispensabile per poter vincere il falso sé, che crea l’ego e quindi la sofferenza… E’ proprio la qualità della nostra Fede che ci permette di vivere gli accadimenti della nostra vita.  Possiamo riscoprire in noi un tipo di fede che è già nostro patrimonio da infinite vite.  La riscopriamo perchè dobbiamo adattarla alla nuova esperienza.  Non ricordiamo le esistenze passate, ma sentiamo il richiamo interiore travolgente che ci spinge ad agire.  Chi ancora deve impadronirsi della fede è disorientato innanzi ai misteri,  alle asperità del vivere in armonia con gli insegnamenti divini. Chi viceversa sa ed ha già superato tutto questo, si immedesima in Dio con naturale predisposizione.   Dio ci assegna sempre compiti evolutivi per la nostra formazione interiore.   Vivere con la Fede in Dio vuol dire esser con Dio e in Dio, vivere all’unisono con Lui, far parte del suo disegno superiore.   Vuol dire abbracciare la propria esistenza, accettandola, con Gioia e vivendola con impegno.   Amare Dio vuol dire amare sé stessi, vuol dire essere così grandemente saggi da non intralciare lo scorrere della vita, ma agevolarne il fluire sia essa gioiosa  o difficoltosa. Il nostro atteggiamento dovrebbe essere analogo a quando si impianta un seme nella terra.  Dalla natura possiamo attingere a una Saggezza eterna che ci mette in contatto con la mente universale che  tutto sa.   Noi ci limitiamo a preparare un terreno fertile e forniremo il nutrimento necessario, attraverso acqua e luce.  Il resto non è affar nostro.  Abbiamo la certezza che tutto si compie in maniera autonoma.  E’ una legge naturale, la pianta verrà da sé, e noi l’attenderemo con pazienza e fiducia. La Fede é la consapevolezza con cui l’uomo modella e realizza il proprio pensiero, grazie alle leggi naturali che comunicano con la Mente di Dio.”

tratto da : “La dimensione della Gioia” A.Bona, ed:.Melkisedek

Racconto derviscio

Un tale volle chiedere a un folle di Dio: Dimmi, cosa è mai questo mondo? Cos’è mai questa nostra immensa dimora?. Quegli rispose: Questo mondo di gloria e d’infamia è simile ad una palma dagli infiniti colori. Se qualcuno sfregasse la sua corteccia con le mani, si scioglierebbe come cera. Ma essendo fatto realmente di cera, che altro può essere? E quegli infiniti colori in realtà sono pure apparenze! Poiché tutto è pura unità, ogni dualità è qui inconcepibile, per cui non ha senso dire io e tu. L’interminabile scala della creazione si snoda attraverso infiniti io e noi, e per questo è così facile cadere dai suoi gradini. Più in alto vuoi salire e più stolto ti dimostri, giacché scivolando conoscerai una caduta più rovinosa. Se non morrai a te stesso per vivere in Lui, sarai considerato un ribelle, giacché avrai scelto di associarti a un pugno di mosche. Ma se vivrai in Lui, potrai conoscere il mistero dell’unità: unità purissima, non volgare associazione.

Farid Ad-din Attar

Bello é…

Bello è…

In una notte:
bello è sentire il rumore della pioggia
bello è sentire la quiete per le strade,
bello è guardare la luna piena,
bello è camminare insieme:
Tutto è bello

se guardi le cose
con felicità.

Ira Jean Vence Gabriel, tratto da “La poesia è un bambino” antologia poetica realizzata con i contributi degli alunni della quinta A e quinta B della scuola elementare Zandonai di Roma , ed.Lieto Colle

Avril Lavigne Smile

L’ottava chiave: la Donazione

Continuo ad incontrare intorno a me persone deluse,  arrabbiate, preoccupate.  Anche io lo sono a volte, la paura e il timore mi assalgono.  Ci sono giorni in cui vedo tutto nero venirmi incontro, e vorrei un padre o una grande madre che risolvesse i miei affanni.  Poi succede qualcosa, mi accorgo che sono viva, innamorata ancora di questo miracolo costante che è la vita e di tutto quello che ogni giorno prepara per insegnarmi.  Da quando ho compreso questo “senso” tutto, anche il dolore  e la gioia, si sono  ridimensionati e inseriti  in un progetto evolutivo più grande.  Mia figlia dodicenne, mi chiedeva l’altro giorno, facendo finta di non sapere: “Mamma,  ma che senso ha nascere, studiare , lavorare, affannarsi, vivere, gioire e poi morire?”   Non sono un maestro, ma questo comprendere il motivo dell’esistere, che spesso pare sfuggirci, credo stia  proprio nell’insegnamento che la vita ci da ogni giorno. Oggi non siamo più quelli che eravamo ieri, ne un anno fa. Anche se siamo rimasti  immobili, questi tempi ci spingono a cambiare.   Lo scopo di questo semplice blog vuole essere uno stimolo all’andare contro corrente.   In questo panorama disastrato, al quale noi stessi contribuiamo con pessimismo e pensieri cupi, vorrei essere qualcuno che dona una rassicurazione. Vorrei dare ascolto, comprensione, fiducia interiore.  Proviamo ciascuno nella vita di tutti i giorni a donare un complimento, una carezza sul cuore, un pensiero contrario alla logica disfattista.  C’è tanta bellezza, incanto, guardiamoli, doniamoli agli altri.  Sono quotidiani reflessi di una divinità che ci pervade, ma spesso ce ne dimentichiamo.

san Paolo, Seconda lettera ai Corinzi 9-(6.7.8.9)

6Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. 7Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. 8Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene, 9come sta scritto:

ha largheggiato, ha dato ai poveri;
la sua giustizia dura in eterno.”

La settina chiave: l’Ordine

“Intorno a noi si può manifestare l’oscurità spirituale ma, se sapremo dare un senso di ordine alla nostra vita, potremo dare significato a ciò che ci accade, cogliendo ogni situazione come opportunità di crescita. …. spesso si confonde il desiderio con la Creazione e si vive con la speranza che qualcosa accada, ma non nelle certezza che avverrà.  Qualunque cosa si voglia creare, necessita di un pensiero saldo e di un’espressione della  volontà ferma.  … Se ci affidiamo con umiltà e saggezza agli eventi, se non contrastiamo le situazioni, ma cerchiamo di svilupparle al meglio, traendo da esse ogni insegnamento possibile, se con ispirata fiducia lasciamo scorrere ogni situazione senza imporre il nostro piccolo volere, allora anche il caos dalla nostra vita si dissolverà”

tratto da “La dimensione della Gioia”,A.Bona, ed. Mechisedek

Gregorio Euclide

Splendido questo collage di Gregorio Euclide, paesaggi fantastici della mente, nuovi mondi naturali, qualche familiarità con la Leda degli Uffizi?

San Antonio 13 giugno

Oggi festa di un Santo che è per me un grande esempio di Sapienza e Passione  per Dio. Dapprima monaco agostiniano in Portogallo, dotato di grande cultura, ma anche di grande umiltà, divenne in seguito grande predicatore  francescano in Italia. Morto  all’età di 36 anni a Padova è il Santo canonizzato più rapidamente nella storia della Chiesa.  La diffusione mondiale della sua devozione  lo rende il santo più venerato al mondo.

13 giugno San Antonio

La sesta chiave : Saggezza

“Ogni evento terreno ci è dato per farci progredire.  Noi dobbiamo arrivare a capire questo, poichè tutto ha un senso, e così capiremo il perchè delle prove, delle tribolazioni e delle gioie.   Tutto serve a un scopo preciso e finalizzato, che è quello di portarci alla meta acquisendo la capacità di abbandono a ciò che esiste, focalizzandoci solo sull’Adesso. La proiezione verso il futuro o verso il passato genera solo dolore, sofferenza, conflitto.  Se useremo la Saggezza nel comprendere che siamo molto di più di quel che sembriamo, potremo utilizzare il nostro enorme potenziale per fronteggiare le sfide, con assoluta fiducia.”

Tratto da: “La dimensione della Gioia”, A. Bona, ed.Melkisedek

Trovo molto affascinanti queste Chiavi. Portare nella nostra vita la riflessione su questi fondamentali passaggi di consapevolezza costituisce una vera e propria scuola, un vademecum in un periodo di totale disordine, di assenza di guida.   Qui nella semplicità cristallina dell’esempio troviamo acqua che disseta, linee guida e conforto.

Leda degli Uffizi Leonado Da Vinci

Il cigno è un animale simbolico per eccellenza. Il mito più antico che lo riguarda è quello di Leda, figlia di Testio e moglie di Tindaro, re di Sparta. La leggenda narra che Zeus, innamoratosi di lei, si trasformò in un cigno e si accoppiò con lei, che generò due uova. Da un uovo sarebbero usciti i Dioscuri, Castore e Polluce, mentre dall’altro Elena e Clitennestra. Il cigno veniva considerato un uccello sacro, un simbolo solare.  Sia i Veda  che gli scandinavi dell’Età del Bronzo, raffigurarono i raggi del sole come lunghi colli di cigno,  così  i Greci  associarono l’uccello ad Apollo e allo stesso Zeus, il cui genitivo del nome, diòs, rivela la radice indoeuropea div che significa splendere.  Nello stesso nome di Leda alcuni studiosi hanno voluto riconoscere la parola lada, che nell’antica lingua dei Lici significava “donna”, con chiari riferimenti al mitico essere femminile primordiale. Le posizioni della donna, dell’animale e dei figli, fuoriusciti dal guscio delle uova disegnano dei simboli di cui non possiamo avere certezza perché differenti in ogni copia. Ma le strane torsioni presenti nei corpi, in ogni copia di questo quadro ci fanno pensare che Leonardo  volesse velare un codice, delle lettere o forse delle cifre. In tutte le copie, la madre ed i bimbi si guardano amorevolmente, mentre il cigno volge lo sguardo in cielo.  Nel Medioevo, scrittori come Adolfo d’Orleans, Giovanni di Garlandia e Petrus Berchorius, dal XIII secolo in poi misero in relazione il mito col cristianesimo: il cigno divenne in tal modo simbolo dello Spirito Santo.

Osservazioni sull’Onestà

La mia vita è fatta di coincidenze da un pò di tempo. Molto di quello che mi viene incontro ogni giorno come esperienza, mi istruisce e mi ammaestra seguendo una logica particolare. Per caso, oggi, trovandomi ad  affrontare una situazione  da chiarire con altre persone,  ho scoperto come qualcosa che era stato seminato in maniera disonesta in passato, dopo trentanni aveva creato una gravi problemi  per molte persone. Comportarsi disonestamente  provoca  disarmonia e tutto intorno a noi viene come toccato da cerchi nell’acqua che amplificano il senso di disagio.  Il problema non risolto, con l’andare degli anni,  tra l’altro, si amplifica  in maniera esponenziale.   Nella sala dove eravamo riuniti  per tentare di sciogliere questo antico nodo, mi sono trovata proprio seduta vicino alle persone che tanti anni fa avevano creato  disarmonia. Ne avevo sempre sentito parlare dai miei genitori e adesso li avevo li di fianco a me. Ho studiato i loro visi.  Volevano disonestamente approfittare di tante persone riunite in quel luogo con me.   I  loro occhi erano sornioni  e imbarazzati allo stesso tempo. Tutte le persone presenti in sala che ora devono patire della disonestà di questi uomini,  erano impauriti  e senza forze. Ma abbiamo alzato la testa e deciso di combattere questa sopraffazione. Occorre guardare negli occhi la disonestà, avere il coraggio di farlo,  non possiamo più fare finta di niente.  Comincio da me a dare rispetto per l’altro, onestà e pulizia.  La gente disillusa e ferita può ritrovare la fiducia e il calore come quando stasera siamo usciti da quella stanza.

La quinta chiave: Onestà

“La Coscienza, abbiamo appurato, è in grado di plasmare la nostra realtà.  Il pensiero, sia esso controllato o incontrollato, definisce la nostra vita. Se agiremo con disonestà, riceveremo disonestà e innescheremo un meccanismo di disamore e slealtà intorno a noi. Possiamo anche pensare di agire in modo disonesto e non visibile, ma questo non impedirà di causare un effetto di disordine nell’ambiente in cui viviamo.  Tutto obbedisce a determinate leggi.    Se la razza umana vuole continuare a vivere dovrà aprire il suo cuore con fiducia ed essere integra, abbandonando la sua propensione all’egoismo e l’inganno. Deve smettere di identificarsi con le forme mentali che ci inducono a comportarci con scaltrezza nei confronti del nostro prossimo, pensando così di essere più furbi. Siamo tutti interconnessi e ciò che facciamo agli altri ci ritornerà inevitabilmente  per effetto boomerang. Se siamo onesti nei confronti degli altri lo saremo verso noi stessi. Il nostro compito  pertanto è rendere pulito e positivo l’ambiente in cui viviamo. Quando con onestà giungiamo a delle conclusioni, non possiamo continuare  ad avere lo stesso atteggiamento, ma si deve tramutare il senso di separazione dagli altri, rafforzando la consapevolezza di esser tutti UNO.”

tratto da: “La Dimensione della Gioia”, A. Bona, ed. Melchisedek

Intervista a John Wilks sulla tecnica BOWEN

Per chi non sa l’inglese o non ha voglia di ascoltare tutta l’intervista portate il cursore a 20 minuti potete vedere John Wilks dare una dimostrazione  di tecnica Bowen alla signora che è stata invitata. La tecnica Bowen è eccezionale per risolvere stress quotidiani che vengono dalla postura in ufficio, al computer … ma anche in caso di posture sbagliate dei nostri figli, piccoli grandi traumi anche in conseguenza di pratiche sportive.

Esempio di tecnica Bowen

http://youtu.be/ZgklFv7yl6I
Vorrei specificare che il massaggio Bowen viene praticato in questo video a una persona senza abiti, ma solitamente si può comodamente indossare una tuta e un paio di calzini.

Prossimi appuntamenti terapia BOWEN

Sabato 2 Luglio prossimo appuntamento con Cristina Binelli terapista Bowen presso l’Associazione NovArmonia. Telefonare per appuntamento a: Cristina Binelli  cell. 333 6780885  o Annamaria 349 1215334.