La Sposa e lo Sposo
“Gli uomini e le donne sono un riflesso dei due principi che stanno in alto; di conseguenza la famiglia non è altro che il riflesso di una famiglia che esiste in alto, nel mondo divino. Si dice che Dio ha un Figlio, ma nella religione cristiana non si dice che ha una Sposa. In tutte le religioni, però, Dio, –lo Spirito Cosmico- ne ha una; nella Cabala viene chiamata Schekina. La Sposa di Dio è la Natura, e lo Spirito Cosmico con la Natura, sua moglie, hanno dei figli. In tutte le religioni si trova la trinità, in India con Brahma, Prakriti e Purusha; nella religione egiziana con Osiris, Isis e Orus. Soltanto la religione cristiana fa eccezione. Perchè? Perchè, in base all’opinione errata che si è diffusa, tutto ciò che è maschile è perfetto, mentre tutto ciò che è femminile, non lo è. …. Anche per molti cristiani la donna corrisponde all’inferno, al male, perchè lei è stata lei a sedurre Adamo. Ma anche su questo punto non si è capito nulla di ciò che è detto nella Bibbia, e questa opinione, diffusa soprattutto nella cristianità dovrà essere corretta. Anche Dio ha una Sposa, altrimenti non saremmo creati a sua immagine e somiglianza. Senza il principio femminile, la creazione sarebbe incompleta, perchè nulla in natura potrebbe vivere e prosperare se i due principi, maschile e femminile, non fossero presenti. Anche se l’uomo fosse Dio stesso, sarebbe incapace di avere un figlio senza la donna, e le donne, chiunque siano, non potrebbero avere un figlio senza l’uomo, … Se non si accetta che il concetto che la Santa Trinità è costituita da un principio maschile, da un principio femminile e da un terzo principio-figlio- che può essere femmina o maschio, non si capirà nulla nè della filosofia nè della vita. Tutte le religioni hanno dichiarato che siamo creati a immagine di Dio; perciò occorre rimettere al suo vero posto il principio femminile che è splendore e perfezione.”
tratto da : “I misteri di Iesod. La Purezza nella vita spirituale”, Omraam Mikhaël Aïvanhov, ed. Prosveta
Clematis
Dall’Amore esigente all’Amore indulgente. Questa mattina mi sono trovata davanti ad un campo pieno di fiori Clematis. E’ uno spettacolo di azzurro. Clematis è il fiore della Madre, la madre che da amore e con indulgenza accoglie comprende, senza pretendere nulla in cambio. Se fossimo, se coltivassimo così l’Amore, la Terra diverrebbe un luogo di infinita comprensione.
Dal Libro dei Re
“1Gli fu detto: “Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore”. Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. 12Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.13Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.”
tratto dal:”Libro dei Re”,(19,9 -11, 13)
Ho sempre amato moltissimo questo passo del Libro dei Re. Elia incontra Dio presso il monte Oreb. E’ pieno di timore e Dio viene a lui nella leggera brezza del vento. Elia si copre il volto, Dio non può essere guardato, e finalmente si parlano nel silenzio cercato.
La teoria dei “Tre sè”
” In realtà c’è una prospettiva più efficace per chi vuole progredire in un cammino spirituale: la teoria dei tre sè.
Il primo è il sè mondano, o ego, o personalità. Può essere più o meno sano.
Il secondo è il sè celestiale. Alcuni lo chiamano anima, altri Sè individuale, o Sè Superiore. Noi lo chiamiamo Stella interiore o il Punto di Luce. E’ unico per ciascuno di noi . E’ la nostra vera identità. Senza di esso il nostro viaggio sarebbe incompleto. Tutta l’umanità lo ricerca, lo ha sempre cercato; ciascuno aspira a raggiungere il proprio Sè. Il terzo sè è il Sé Cosmico, la nostra natura di Buddha. Possiamo vedere quest’ultimo come Dio o Presenza Assoluta e rappresentarlo come un oceano, mentre il Punto di Luce è come un pesce che nuota in quell’oceano. Ogni pesce quindi è fatto della stessa sostanza, della stessa acqua che compone l’oceano, ma è anche unico: non se ne possono trovare due di uguali.”
tratto da: “La nostra identità essenziale e la guida per ritrovarla dentro di noi ” di faisal Muqqadam, in AA.VV. “Nuova Coscienza e guarigione” P: Giovetti, ed. Mediterranee
Samo 136
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre,
perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
“Cantateci canti di Sion!”.
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
Milos Karadaglic – Asturias (Leyenda)
http://www.youtube.com/watch?v=FSHsDDnJ9_Q
Tratto da “Fedone”
” …colui il quale arriva all’Ade senza essersi iniziato e senza essersi purificato, giacerà in mezzo al fango; invece colui che si è iniziato e che si è purificato, giungendo là, abiterà con gli Dei”
Tratto da: “Fedone 63 C e 69C, Platone, in Platone, Tutti gli scritti, trad. G. Reale, Rusconi
LE DONNE DEL 6° PIANO un film di Philippe Le Guay
http://www.youtube.com/watch?v=AkeIhUgnOPs&NR=1
Che bello un film così, buon gusto e delicata raffinatezza come i francesi sanno esprimere molto spesso al cinema. Bonne nuit!
Pensiero del giorno lunedì 1 agosto 2011.
“Mettete a profitto il tempo delle vacanze tornando su certi avvenimenti che avete vissuto, su certi incontri che avete fatto, e cercate di trarne conclusioni utili: in futuro saprete meglio come affrontare le situazioni e come comportarvi con le persone attorno a voi. Rivedete anche gli appunti che avete preso durante le conferenze o leggendo i libri. Scegliete qualche frase significativa e ripetetela fino a far scaturire in voi una scintilla che accenderà in tutto il vostro essere un fuoco di saggezza e di amore. Durante le vacanze si è più esposti alle tentazioni, dunque siate vigili. Riposatevi, sapendo che il vero riposo è soltanto un cambiamento di attività. Se non fate nulla, anche il riposo visarà nocivo, poiché un riposo in cui lo spirito non viene a dire la sua è sempre nocivo: apre la porta ai consigli dannosi della natura inferiore.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Corso di Feng Shui
L’Associazione culturale
NovArmonia
propone
Corso di Feng Shui Professionale
con
Stefano Zanardi
Membro International Feng Shui Guild
dal 24 settembre 2011
ll corso è aperto a tutti, ed è specifico per chi non ha dimestichezza o ha fatto qualche seminario introduttivo riguardante questa materia. Non sono richieste particolari competenze tecniche o conoscenze per poter poter partecipare al corso.Lo scopo del corso è quello di dare tutta la competenza teorica e pratica fondamentale, per potersi approcciare ad una consulenza Feng Shui. Questa conoscenza, utilizzata da vari professionisti a livello internazionale, si fonda sopratutto sulle scuole, metodi, tecniche e stili derivanti dal Feng Shui classico.Il Corso è comprensivo di 6 incontri si terrà il sabato presso la sede dell’associazione a Conselve, in via Terrassa, per un totale di 42 ore di lezione teorica pratica.
cell. 3491215334
Dal “LIBRO ROSSO” C.G.Jung …
“,,,Per questo gli antichi dicevano che l’albero del Paradiso era avvizzito dopo che Adamo ebbe mangiato la mela Nella tua vita hai bisogno del lato oscuro. Ma se sai che esso è il male, non lo accogli più, non vuoi più accettarlo, soffri di una mancanza, e non sai perchè. E neppure puoi accettarlo come male, altrimenti vieni respinto dal tuo bene. Né puoi negare che conosci il bene e il male. Per questo la conoscenza del bene e del male rappresentò una maledizione insormontabile. Se però ritorni al caos primigenio e senti e riconosci ciò che è sospeso e teso tra i due insopportabili poli di fuoco, allora ti accorgerai che non puoi più separare nettamente il bene dal male, né mediante il sentimento ne mediante la conoscenza, ma che ti è concesso soltanto di percepire la direzione della crescita, quella che va da sotto a sopra. In tal modo disimpari la distinzione tra bene e al male e non la conosci più finché il tuo albero cresce da sotto a sopra. Ma appena la crescita si arresta, ciò che era unito indissolubilmente nella crescita decade, e ancora una volta tu conoscerai il bene e il male.
Ma potrai rinnegare di fronte a te stesso la conoscenza del bene e del male, così da potere tradire ciò che per te è bene, per vivere il male. Infatti non appena separerai il bene dal male, li riconoscerai entrambi. Essi sono uniti solo nella crescita. Ma tu cresci quando ti fermi nel grande dubbio, e perciò lo star fermi nel grande dubbio porta a un vero rifiorire della vita.
Chi non sopporta il dubbio, non sopporta nemmeno sé stesso. Una persona del genere, così piena di dubbi, non cresce, e perciò neppur vive. Il dubbio è il segno del più forte e del più debole. Chi è forte ha dei dubbi, mentre è il dubbio a possedere chi è debole. Perciò il più debole è prossimo al più forte, e quando può dire al proprio dubbio: “Io ti possiedo” allora è lui il più forte. Nessuno però può dire di sì al proprio dubbio, a meno che non sopporti l’aperto caos. Poichè tra di noi ci sono tante persone capaci di dire qualsiasi cosa, fa attenzione a quello che esse vivono. Quel che uno dice può esser tantissimo oppure pochissimo. Indaga perciò la sua vita.
Il mio discorso non è né chiaro né oscuro, perchè è il discorso di uno che sta crescendo.”
tratto da: “Libro Rosso, Liber Novus” C.G.Jung, Bollati Boringhieri editore, 2010
“Danza”Acrilico e oro di Roxana Gambero