Amen
“La manifestazione più naturale del suono è precisamente la sillaba A dell’Amen. La A è una chiave, un suono fondamentale che si pronuncia senza alcun contatto della lingua con il palato, semplicemente con l’aria emessa dai polmoni. La M corrisponde all’ultimo suono della serie labiale e viene prodotto con le labbra chiuse. L’Amen rappresenta tutto un fenomeno di produzione del suono che non si può trovare in nessun’altra parola, tranne che nell’OM. Om e Amen condensano tutta la serie di parole possibili. L’Amen pervade tutte le parole, tutti i suoni possibili, tutti gli esseri, in un movimento creatore perpetuo, universale e illimitato. E’ la traduzione più sottile dell’universo manifestato e del manifestato per eccellenza che è l’uomo. E’ la parola conclusiva delle preghiere e la sua musica si compone generalmente di una poderosa scansione di arsi * e tesi, di impulso e di riposo, di entusiasmo e di calma, per finire in un soffio. Molti psicologi pensano che l’Amen e i canti che ne derivano abbiano origine dalla stessa pulsione archetipica dell’Om: entrambi simboleggerebbero anche, nel voto finale della preghiera, il soffio creatore alitato per accogliere la richiesta.”
*Presso i greci la parola arsi indicava il sollevarsi del piede nella danza e, di conseguenza, la parte accentata del ritmo. Oggi rappresenta nella metrica musicale il tempo debole del ritmo. Nella letteratura e nella metrica latina, essa indicava la parte del piede, in genere la sillaba lunga, segnata dall’accento metrico. Per estensione, l’arsi è impiegata per indicare l’innalzamento del tono della voce.)
tratto da. “CORPO, Territorio del sacro” Evaristo Eduardo De Miranda, Ancora Editrice
Carl Gustav Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni
“E’ importante avere un segreto, una premonizione di cose sconosciute. Riempie la vita di qualcosa d’impersonale, di un numinosum. Chi non ha mai fatto questa esperienza ha perduto qualcosa d’importante. L’uomo deve sentire che vive in un mondo che, per certi aspetti, è misterioso; che in esso avvengono e si sperimentano cose che restano inesplicabili, e non solo quelle che accadono nell’ambito di ciò che ci si attende. L’inatteso e l’inaudito appartengono a questo mondo. Solo allora la vita è completa. Per me, fin dal principio, la vita è stata infinita e inafferrabile…”
II – NUTRIRE LA PERSONA
Sotto il cielo tutti
sanno che il bello è bello,
di qui il brutto,
sanno che il bene è bene,
di qui il male.
È così che
essere e non-essere si danno nascita fra loro,
facile e difficile si danno compimento fra loro,
lungo e corto si danno misura fra loro,
alto e basso si fanno dislivello fra loro,
tono e nota si danno armonia fra loro,
prima e dopo si fanno seguito fra loro.
Per questo il santo
permane nel mestiere del non agire
e attua l’insegnamento non detto.
Le diecimila creature sorgono
ed egli non le rifiuta
le fa vivere ma non le considera come sue,
opera ma nulla si aspetta.
Compiuta l’opera egli non rimane
e proprio perché non rimane
non gli vien tolto.
tratto da:”Il libro del Tao”,Lao-tse., 570 a.C.
Potere della preghiera
” La preghiera è uno dei modi con cui possiamo riprenderci il nostro potere di sanare. Un altro modo è quello di mettere in discussione la struttura della religione così come viene praticata oggigiorno. Mettendo in dubbio lo status quo, ci avviciniamo al Creatore. E dobbiamo essere proprio noi a camminare. Nessun altro può farlo al posto nostro: non Gesù né Mosè ne Buddha o Maometto. essi non sono altro che canali attraverso i quali passa la Luce. Noi abbiamo bisogno di usarli come guide, ma non possiamo dipendere da un prete, un rabbino o dal nostro migliore amico. Anch’essi hanno il loro cammino da percorrere.
Tocca a noi collegarci alla sorgente, unirci a Dio, e costruire una connessione. Ci connettiamo con il divino tutte le volte che superiamo le prove e le sfide quotidiane, tutte le volte che condividiamo in modo altruistico e incondizionato. E’ nostro compito usare la sorgente, cioè usare Dio, per trasformare l’egoismo in felicità e in appagamento. Questo sarà il nostro dolce raccolto, dopo tutto il lavoro nei campi.”
tratto da: “La Kabbalah e il potere di cambiare ogni cosa”, di Yehuda Berg, ed. TEA
Rig Veda X.129 Inno alla Creazione (circa 3.900 a.C.)
In quel momento non vi era né l’esistente, né il non-esistente.
Non vi era aria, né il cielo che è al di là.
Che cosa conteneva? Dove? Chi proteggeva?
C’era l’acqua, insondabile, profonda?
In quel momento non vi era né la morte né l’immortalità.
Non vi era segno della notte, né nel giorno.
L’Uno respirava, senza respiro, con il suo stesso potere.
Oltre a quello non vi era nient’altro.
In principio vi era oscurità nascosta da oscurità;
indistinguibile, tutto questo era acqua.
Ciò che era nascosto dal vuoto, l’Uno, venendo in essere,
sorse attraverso il potere dell’ardore.
In principio il desiderio venne prima di tutto,
che fu il primo seme della mente.
I saggi che cercavano nei loro cuori con saggezza
scoprirono il legame dell’esistente con il non-esistente.
La loro corda fu estesa attraverso:
che cosa c’era al di sotto e che cosa c’era al di sopra?
C’erano portatori di semi, c’erano poteri;
vi era energia al di sotto, e impulso al di sopra.
Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare
da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?
Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto?
Da dove questa creazione sia sorta,
se lui l’ha fondata oppure no:
lui che la sorveglia nel più alto dei cieli,
lui solo lo sa, o forse non lo sa.
tratto da: Rig Veda X.129 ,Inno alla Creazione, (circa 3.900 a.C.)
I bambini piccoli…
“I bambini piccoli possiedono una forma di chiaroveggenza, e quando guardano le pietre, gli alberi, i fiori, gli animali e gli esseri umani, vedono muoversi tra questi delle entità. Sono consapevoli che quelle entità vanno loro incontro e le sentono anche parlare: sono come degli amici che vengono a visitarli. Ben presto però, gli adulti e tutto l’ambiente materialista circostante provocano la rottura del legame tra il bambino e il mondo invisibile, e a questo concorrono anche l’intelletto ealtri stati psichici che entrano pure in gioco. A poco a poco, i bambini vedono la Creazione solo come una sovrapposizione di esistenze con le quali non hanno alcuna comunicazione; nonpercepiscono più le vibrazioni sottili attraverso le quali queste esistenze entrano in sintonia tra loro. Questa sensibilità al lato sottile e vivo della Natura è ciò che i discepoli di una Scuola iniziatica si esercitano a sviluppare. ”
Tratto da “Pensieri quotidiani” , Omraam Mikhaël Aïvanhov, ed. Prosveta
Ritratto:”Indigo”Akira Zakamoto, vedi su http:/www./zakamoto.com
Consulenze di Fiori di Bach
Da settembre consulenze di Fiori di Bach per bambini, adolescenti e adulti presso la sede di Novarmonia, a Conselve in provincia di Padova. Telefonare per informazioni e appuntamento al
349 1215334.
Terapia Bowen
Riprendono da settembre le Terapie Bowen ogni sabato a Conselve su appuntamento.
per informazioni e prenotazioni cell. 333 6780885 Cristina Binelli
Gli occhi che guardano..
“Non bisogna credere che siano necessariamente le persone per bene a sottolineare la disonestà, l’ingiustizia e la cattiveria negli altri. Al contrario, spesso sono proprio coloro che hanno quei difetti a vederli dappertutto: sono sempre critici e sospettosi, perché giudicano il mondo intero attraverso se stessi. Viceversa, coloro che possiedono grandi qualità morali non notano così tanto i difetti delle persone che frequentano, perché vedono gli altri attraverso le qualità che essi stessi possiedono. Ogni essere umano può vedere soltanto attraverso i propri occhi,ed è lui stesso a plasmare i propri occhi tramite i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Se incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che, in un modo o nell’altro, le rivelazioni che vi fanno riguardano anzitutto se stessi. Se possedessero la nobiltà, la bontà, l’onestà e soprattutto l’amore, troverebbero anche negli altri tutte queste buone qualità.”
tratto da :”Pensieri quotidiani” ,Omraam Mikhaël Aïvanhov, ed. Prosveta
Corsi per bambini
L’associazione culturale
NovArmonia
propone
Piccolo corso
di
meditazione
creativa
per
bambini
Sabato 1 ottobre 2011 alle ore 16, nella sede di NovArmonia a Conselve,
insieme tra bambini per dare vita a piccoli oggetti semplici, ma significativi.
Nel fare calmo e rilassato della creazione di un piccolo manufatto
trovare uno stato di quiete che favorisce tranquillità e concentrazione.
Durante ogni incontro verranno forniti ai bambini tutti i materiali necessari per realizzare i lavori.
Il corso che si terrà il sabato pomeriggio nella sede di NovArmonia
a Conselve, avrà cadenza mensile, sviluppandosi da ottobre a maggio 2012.
Per l’iscrizione al corso occorre richiedere la tessera dell’associazione (10 euro).
Costo della partecipazione al corso 10 euro per ogni incontro.
Il corso per bambini da sei a dodici anni sarà tenuto da Annamaria Pivetta.
Per maggiori informazioni e iscrizioni telefonare al cell. 349 1215334
L’estasi di Santa Teresa
…” Vi furono persino dei santi e delle sante, tormentati per tutta la vita, e che soltanto alla fine trovarono la pace. Santa Teresa d’Avila era piena di passione, …Non si sa ancora come ella abbia vissuto, nè quali tentazioni abbia avuto; comunque, le vinse, ma non era come viene presentata, cioè con un viso tanto tenero e delicato. No la sua natura era forte e potente. …. Molti santie sante sono stati altrettanto ardenti fino all’ultimo minuto. D’altronde, in conferenze precedenti vi ho spiegato che coloro che sanno usare la forza sessuale, sono i più ricchi e i più privilegiati, perchè tale forza è una benedizione. …. La forza sessuale è un dono di Dio, però occorre sapere utilizzarla….. La forza sessuale è un’energia che l’uomo deve usare per illuminare, riscaldare e far funzionare tutto dentro di lui. Invece di essere così avvilito, triste e scoraggiato perchè è ardente, deve alzare la testa e dire: “Ah! Sono privilegiato, farò cose straordinarie con questa energia”
tratto da : “Omraam Mikhaël Aïvanhov “, Omraam Mikhaël Aïvanhov , ed. Prosveta
Joumana Haddad
La mia fame penetra le mie prede:
vi domo, vi posseggo
non si svuota la mia coppa.
La mia estasi non è in quel che offro
ma in quel che rifiuto.
C’è vino solo nella mia giara.
tratto da “Il ritorno di lilith” Joumana Haddad, ed. L’Asino d’oro
La Sposa e lo Sposo
“Gli uomini e le donne sono un riflesso dei due principi che stanno in alto; di conseguenza la famiglia non è altro che il riflesso di una famiglia che esiste in alto, nel mondo divino. Si dice che Dio ha un Figlio, ma nella religione cristiana non si dice che ha una Sposa. In tutte le religioni, però, Dio, –lo Spirito Cosmico- ne ha una; nella Cabala viene chiamata Schekina. La Sposa di Dio è la Natura, e lo Spirito Cosmico con la Natura, sua moglie, hanno dei figli. In tutte le religioni si trova la trinità, in India con Brahma, Prakriti e Purusha; nella religione egiziana con Osiris, Isis e Orus. Soltanto la religione cristiana fa eccezione. Perchè? Perchè, in base all’opinione errata che si è diffusa, tutto ciò che è maschile è perfetto, mentre tutto ciò che è femminile, non lo è. …. Anche per molti cristiani la donna corrisponde all’inferno, al male, perchè lei è stata lei a sedurre Adamo. Ma anche su questo punto non si è capito nulla di ciò che è detto nella Bibbia, e questa opinione, diffusa soprattutto nella cristianità dovrà essere corretta. Anche Dio ha una Sposa, altrimenti non saremmo creati a sua immagine e somiglianza. Senza il principio femminile, la creazione sarebbe incompleta, perchè nulla in natura potrebbe vivere e prosperare se i due principi, maschile e femminile, non fossero presenti. Anche se l’uomo fosse Dio stesso, sarebbe incapace di avere un figlio senza la donna, e le donne, chiunque siano, non potrebbero avere un figlio senza l’uomo, … Se non si accetta che il concetto che la Santa Trinità è costituita da un principio maschile, da un principio femminile e da un terzo principio-figlio- che può essere femmina o maschio, non si capirà nulla nè della filosofia nè della vita. Tutte le religioni hanno dichiarato che siamo creati a immagine di Dio; perciò occorre rimettere al suo vero posto il principio femminile che è splendore e perfezione.”
tratto da : “I misteri di Iesod. La Purezza nella vita spirituale”, Omraam Mikhaël Aïvanhov, ed. Prosveta