Io sono Li
C’è tutto o quasi,il figlio tanto atteso dalla madre,le luci sull’acqua, il Poeta, l’amore , la morte. Anche gli estremi che si ricongiungono nel mare che incontra la montagna, in questo intenso film di Andrea Segre.
Dice Steve…
“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare.”
tratto dal discorso di Steve Jobs a Stanford 2005
Caduceo
” Quest’interpretazione suggerisce una concezione del caduceo come simbolo di equilibrio attraverso l’integrazione di forze contrarie. Rappresenterebbe il combattimento fra due serpenti, arbitrato da Hermes, Mercurio, questo combattimento può rappresentare simbolicamente la lotta interiore tra forze contrarie, di ordine biologico o morale, che compromette la salute e l’onestà di una persona. …. Di fatto ciò che definisce l’essenza del caduceo è la composizione stessa e la sintesi dei suoi elementi: evoca l’equilibrio dinamico di forze opposte che si armonizzano per costruire una forma statica e una struttura attiva, diventando più alte e più forti. La dualità dei serpenti e delle ali mostra questo stato supremo di forza e padronanza di sè che può esser raggiunto tanto sul piano dell’istinto (serpenti) che al livello dello spirito…….”…La salute è la -giusta misura, l’armonizzazione dei desideri (la simmetria delle volute dei serpenti), l’equilibrio dell’affettività e l’esigenza di spiritualizzazione-sublimazione (che) presiedono non solo alla salute dell’anima (ma) codeterminano la salute del corpo.- Questa interpretazione fa del caduceo il simbolo privilegiato dell’equilibrio psicosomatico. ”
tratto da: “A dictionary of Simbols, Cirlot J.-E, Londra, 1962
tratto da: “Dizionario dei simboli” voce: Caduceo, Die Paul, “Le symbolisme dans la mythologie grecque”, Parigi 1952 e 1966
Tao
Tao (道 letteralmente la Via o il Sentiero; traslitterazione pinyin: dào – in giapponese: dō), spesso tradotto come Il Principio, è uno dei principali concetti della filosofia cinese. È l’eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre attraverso tutta la materia dell’Universo, vivente o meno. È solitamente associata al taoismo, ma anche il Confucianesimo fa riferimento a essa. Per dirla in una parola, il Tao “è”. Nella filosofia taoista tradizionale cinese, il Tao ha come funzione fondamentale quella di rappresentare l’universo. Quest’ultimo all’inizio del tempo era in un stato chiamato Wu Chi ( = assenza di differenziazioni/assenza di polarità). A un certo punto si formarono duepolarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali dell’universo:
- Yang il principio positivo,rappresentato in bianco.
- Yin il principio negativo,rappresentato in nero.
Incipit the Tao
” Il Tao che può esser detto
non è l’eterno Tao,
il nome che può essere nominato
non è l’eterno nome.
Senza nome è il principio
del Cielo e della Terra”
tratto da: ” Tao the Ching” Lao Tzu
Il cuore dei Profeti
“Il cuore degli uomini ordinari è Quadrato, perchè essi hanno quattro possibilità d’ispirazione: divina, angelica, umana e diabolica; il cuore dei profeti ha invece soltanto tre lati perchè essi sono estranei ad ogni tentazione diabolica”
Tratto da: “Dizionario dei simboli” Bur
Dal libro del profeta Isaia
Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti.(Is 61,1-2a.10-11)
Osservazioni sull’Anima: Jung
“Da un punto di vista analitico, Jung, dopo aver mostrato come l’anima sia un concetto passibile di molte interpretazioni, rileva che essa corrisponde a uno stato psicologico che deve godere di una certa indipendenza nei limiti della coscienza. L’anima non coincide con la totalità delle funzioni psichiche. Essa designa un rapporto con l’inconscio e anche una personificazione dei contenuti inconsci. Le concezioni etnologiche e storiche dell’anima mostrano chiaramente che essa prima di tutto è un contenuto che appartiene al soggetto, ma anche al mondo degli spiriti, all’inconscio. Perciò l’anima ha sempre in sé qualcosa di terrestre e di soprannaturale. Terrestre perché è in contatto con l’immagine materna di natura e terra; celeste perché l’inconscio aspira sempre ardentemente alla luce della coscienza. L’anima esercita così una funzione mediatrice tra il sé e l’io, dove il primo termine costituisce il nucleo della psiche. L’anima in Jung conosce quattro fasi di sviluppo: il primo, rappresentato da Eva, si pone su un piano istintivo e biologico. Il secondo, più elevato, conserva gli elementi sessuali. Il terzo è rappresentato dalla Vergine Maria nella quale l’amore raggiunge pienamente il livello spirituale. Il quarto è definito dalla Saggezza. Che cosa significano questi quattro stadi? L’Eva terrestre, l’elemento femminile, progredisce verso la spiritualizzazione. Se ammettiamo che tutto ciò che è terrestre ha nel mondo celeste il suo corrispondente, la Vergine Maria deve essere considerata come il volto terrestre della Saggezza che è invece celeste. L’anima individuale deve percorrere anch’essa queste quattro tappe. L’Eva che è in noi è chiamata in un moto ascensionale a purificarsi per imitare la Vergine Maria scoprendo nel sé il fanciullo di luce, il puer aeternus, il suo proprio sole.”
tratto da:”Dizionario dei simboli”, J.Chevalier, A. Gheerbrant, ed. BUR
Scrigni d’oro con cuore rosso per il bambino luminoso…
Oggi le bambine del corso di Meditazione creativa hanno realizzato con la lana cardata un bambino fasciato come si faceva un tempo con i piccolini. Ogni creazione è diversa, ciascuna riflette l’Anima di chi gli ha dato forma.
Meditazione
Dal cuore di Amore nasce il Bambino luminoso. Ognuno dentro sè, fa vivere il bambino di luce che va nutrito, coccolato… amato. Spesso ci dimentichiamo di lui, di frequente gli adulti lo fanno. Amatelo sempre, lui vive delle vostre emozioni più belle. Portalo con voi sempre. Ricordatevi che vive nel vostro cuore, è nato dal vostro Amore.
Corsi per bambini
L’associazione culturale
NovArmonia
propone
Piccolo corso di
meditazione creativa
per bambini
sabato 3 dicembre 2011
Il bambino nascente
“Perfer et obdura: dolor hic tibi proderit olim …
Resisti e sta’ saldo: questa pena un giorno ti sarà di giovamento…
Tratto da:”Amores” III, 11, 7, Ovidio
Cantico delle Creature
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie mi’ Signore, cun tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’ mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’ mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.
Laudato si’ mi’ Signore, per sor aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’ mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’ mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.
guai a cquelli ke morrano ne le peccata mortali,
beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate
et serviateli cun grande humilitate.
San Francesco d’Assisi
Cos’è la morte seconda? Quell’anima, dello spirito che perde la speranza? Non possiamo dimenticarci della luce che deve illuminare sempre la nostra esistenza. Vedo uomini e donne spenti attorno a me. Che si dimenticano di amarsi, di onorarsi tutti i giorni come se fosse il primo giorno in cui si videro. Esistenze annoiate e stanche, provate dai problemi pesanti di questi nostri giorni. Onora il Padre e la Madre per me è dare grazia al maschile e al femminile che sono in noi, al di là delle difficoltà quotidiane che a volte sembrano schiacciarci, trovare sempre ogni mattino e ogni sera la luce che onora Dio in noi.