Favonio
Favonius, vento ricadente caldo e secco che si presenta quando una corrente d’aria, nel superare una catena montuosa, perde parte della propria umidità in precipitazioni (pioggia, neve o altro). Quando la corrente sale verso l’alto, infatti, l’aria si espande, si raffredda, dopodiché possono verificarsi due possibilità: se l’umidità in essa contenuta non viene persa (rimanendo sotto forma di semplice nuvola), l’aria, nel ricadere sul versante opposto si comprime e si riscalda tornando alle condizioni di partenza; ma se la condensazione del vapore acqueo sfocia in precipitazioni, non si ritorna alle condizioni dalle quali si è partiti e l’aria arriva a valle con una temperatura più alta di quella di partenza. A causa del calore latente emesso dalla condensazione dell’acqua, infatti, l’aria si raffredda piuttosto lentamente lungo la salita (secondo il gradiente adiabatico saturo, cioè di -5 °C ogni 1000 m in ascesa). L’aria poi supera la cresta, scende verso il basso sul versante opposto sottovento e si scalda per effetto della compressione.
Il sogno di maria di fabrizio de andre’
Grazie a Samuele, figlio del deserto che mi ha consigliato questa bellissima canzone di De Andrè.
E’ tua…
fotografato sui muri dell’Hotel QUI SI SANA Abano Terme Padova
Illusioni..
” Se tu fuggissi, la Terra diverrebbe ingrata; gli animali, nemici fra loro; il sole, foco malefico; e il Mondo, pianto, terrore e distruzione universale. (…) “Illusioni!” grida il filosofo. “Or non è tutto illusione? tutto! Beati gli antichi che si credeano degni de’ baci delle immortali dive del cielo; che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondevano lo splendore della divinità sulle imperfezioni dell’uomo, e che trovavano il bello e il vero accarezzando gli idoli della loro fantasia! Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancora di più) nella rigida e nojosa indolenza: e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele.”
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, lettera del 15 maggio 1798
La Sainte Anne L’ultime chef-d’oeuvre de Léonard de Vinci
Al Louvre di Parigi, luogo simbolo delle opere di Leonardo, ultimo giorno domani 25 giugno 2012 per vedere la mostra “La Sant’Anna, l’ultimo capolavoro di Leonardo”. L’esposizione ruota intorno alla Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino, considerata l’ultima grande opera del grandissimo pittore, datata tra il 1510 ed il 1513. Il Museo del Louvre ha curato il restauro del dipinto, tornato all’antico splendore che ne esalta i tratti, i particolari, le tonalità cromatiche.
Elia fu assunto in un turbine di fuoco ed Eliseo fu ripieno del suo spirito.
Dal libro del Siracide
Sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà.
Appena Elìa fu avvolto dal turbine, Elisèo fu ripieno del suo spirito; nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.
(Sir 48,1-14)
Solstizio d’estate 20 giugno ore:23.09
Sin dai tempi più remoti il cambio di direzione che il sole compie, tra il 21 e il 22 giugno, è visto come un momento particolare. Questo giorno, detto solstizio d’estate, è il primo giorno di una nuova stagione è associato alla festa di San Giovanni Battista, 24 giugno, giorno della sua nascita 6 mesi prima del Cristo. In età precristiana questo giorno era considerato sacro al pari di un capo d’anno e da cui l’usanza di trarre dei presagi. Il Sole, simbolo del fuoco divino, entra nella costellazione del Cancro, simbolo delle acque e dominato dalla Luna dando origine all’unione delle due opposte polarità che si incontrano. Il Sole è la parte maschile e la Luna quella femminile. Il sole, al solstizio d’estate, raggiunge la sua massima inclinazione positiva. Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano. Sole nella casa della Luna conduce alle nozze tra i due astri.
Tali nozze divine segnano il passaggio tra il mondo dell’uomo con il mondo divino eterno dando origine alla suddivisione in due poli: maschio e femmina, luce e tenebra, positivo e negativo ecc….
I due solstizi sono anche chiamati “porte”: porta degli dei il solstizio invernale e porta degli uomini quello estivo. Giovanni Battezzava con l’Acqua, ma dopo di lui qualcun altro avrebbe battezzato con il Fuoco.
Da sempre questi due elementi simbolo della Vita sono rappresentati nel Solstizio d’Estate: l’Acqua diventa Fuoco per donarci la Realizzazione suprema, la Pietra filosofale.
L’inizio del Solstizio coincide con il segno del Cancro, segno d’Acqua Cardinale in cui ha domicilio la Luna, e rappresenta la massima influenza delle forze Lunari dell’Invisibile: da questo momento il sole inizierà il suo declino fino al Solstizio d’Inverno, che coincide con il segno opposto della Capra-Pesce, il Capricorno. Nella tradizione esoterica astrologica questi due segni sono in relazione al Passaggio e rispettivamente simboleggiano l’entrata e l’uscita dell’Anima dal mondo visibile. Questi due momenti sono parte di un processo annuale della Natura che ha sicuramente forti analogie con le pratiche alchimiste che avevano come scopo la ricerca di quella Sapienza, quell’Oro che avrebbe condotto alla Vita eterna coloro che sapevano distinguere il grosso dal sottile.
La Crocifissione di Matthias Grünewald costituisce uno dei pannelli centrali dell’Altare di Isenheim conservato nel Musée d’Unterlinden a Colmar.
Intrecci armoniosi
“Tutto ciò che è, sotto qualsiasi modalità si trovi, avendo il suo principio nell’Intelletto divino, traduce o rappresenta questo principio secondo la sua maniera e secondo il suo ordine di esistenza; e, così, da ordine all’altro, tutte le cose si concatenano e si corrispondono per concorrere all’armonia universale e totale, che è come un riflesso dell’Unità divina stessa.”
tratto da “Simboli della scienza sacra” René Guénon, Adelphi, Milano, 1975, p.22
Abituatevi a sentirvi sicuri e protetti
“Vivete ogni giorno confidando nella virtù nascosta che è dentro di voi e al tempo stesso vi ha creati. Tenete presente che sentirvi sicuri, protetti, nutriti non verrà mai da qualcosa che potreste possedere. Al contrario, solo quando saprete di essere in costante contatto con una forza virtuosa che sta in ogni cellula del vostro essere, proverete questi sentimenti. Questa forza nascosta è responsabile del vostro esistere del mondo. Siete stati chiamati alla vita dalla virtù del Tao; non siete obbligati a respirare né a compiere qualsiasi azione, eppure lo fate e non dovete neppure rendere omaggio per tutto ciò alla virtù interiore presente nella vostra vita. Questa forza guida la mia mano mentre scrivo queste parole, dà luce ai vostri occhi che le leggono su questa pagina . Confidate in essa. veneratela. Sentitevi al sicuro in questa forza che rimane nascosta. E’ tutto ciò che vi serve per sentirvi realizzati.”
Tratto da “La saggezza del Tao”, Wayne W. Dyer, ed. Corbaccio
Pazze per le tartarughe
Non solo donne oggetto, ma ora anche ragazzi che fanno dei loro corpi un simbolo di un’eterna giovinezza, che presto comunque sfumerà. Lasciamo loro pensare che è molto importante, in fondo oggi hanno così poche certezze, non togliamogli questa piccola illusione.