Jakob Böhme “Aurora oder Morgenröte im Aufgang”
“Non hai bisogno di chiederti dove è Dio. Ascolta uomo cieco: tu vivi in Dio e Dio in te; se vivi santamente, allora dentro di te tu stesso sei Dio”
tratto da: “Aurora”, Jakob Böhme, cap. 22 citazione in “Hegel e la tradizione ermetica”, Glenn Alexander Magee, ed. Mediterranee
“Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun’altro. …Siate affamati. Siate folli.” Steve Jobs
La sala cinematografica piena anche di lunedì sera per vedere il film “Jobs” negli ultimi giorni di programmazione. La vita, l’intento, il progetto di vita di questo uomo scomparso due anni fa, continuano a colpire positivamente le persone.
Passenger – Let Her Go
Hai bisogno della fiamma solo quando si sta spegnendo
Ti manca il sole solo quando inizia a nevicare
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere stato al massimo solo quando ti senti giù
Odi la strada solo quando ti manca casa
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
E la lasci andare
Fissando il fondo del tuo bicchiere
Sperando un giorno di far durare il tuo sogno
Ma i sogni arrivano lentamente e si infrangono così in fretta
La vedi quando chiudi gli occhi
Forse un giorno capirai perché
Tutto ciò che tocchi muore
Hai bisogno della fiamma solo quando si sta spegnendo
Ti manca il sole solo quando sta iniziando a nevicare
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere stato al massimo solo quando ti senti giù
Odi la strada solo quando ti manca casa
Ti rendi conto di amarla quando la lasci andare
E la lasci andare
Fissando il soffitto nell’oscurità
Sempre quella vecchia sensazione di vuoto nel cuore
Perché l’amore giunge lentamente ma sparisce in fretta
La vedi quando ti addormenti
Ma non riesci mai a toccarla o tenerla stretta
Perché l’hai amata troppo e sei affondato troppo
Hai bisogno della fiamma solo quando si sta spegnendo
Ti manca il sole solo quando sta iniziando a nevicare
Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere stato al massimo solo quando ti senti giù
Odi la strada solo quando ti manca casa
Ti rendi conto di amarla quando la lasci andare
E la lasci andare
La lasci andare
La lasci andare
Hai bisogno della fiamma solo quando si sta spegnendo
Vuoi il sole solo quando sta iniziando a nevicare
Sai di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere stato al massimo solo quando ti senti giù
Odi la strada solo quando ti manca casa
Ti rendi conto di amarla quando la lasci andare
E la lasci andare
Hai bisogno della fiamma solo quando si sta spegnendo
Vuoi il sole solo quando sta iniziando a nevicare
Sai di amarla solo quando la lasci andare
Ti rendi conto di essere stato al massimo solo quando ti senti giù
Odi la strada solo quando ti manca casa
Ti rendi conto di amarla quando la lasci andare
E la lasci andare
Leggi qui: http://www.rnbjunk.com/traduzione-testo-let-her-go-passenger-687/#ixzz2mLzySaex
Nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
tratto da: Matteo 24,37 -44
Credere nelle infinite possibilità della vostra anima
tratto da:” Il fruscio delle stelle del mattino”, Vadim Zeland, Macro edizioni
Stars’ Group come fruscio di stelle
Campionato Mondiale di pattinaggio artistico, Taipei City 15 Novembre 2013.
Lo Stars’ Group Padova Italia, si è qualificato quarto. Stars’ Group è un gruppo spettacolo di pattinaggio artistico a rotelle appartenente alle categorie Quartetti, Piccoli e Grandi gruppi. La squadra è stata da sempre seguita per la parte tecnica da Michele Sartorato, vicecampione mondiale nell’82. Progressivamente negli anni a seguire, il gruppo è cresciuto e nel 2005, oltre alle categorie già presenti, si da forma anche al primo grande gruppo.
Lo Stars Group ha affiancato la sua preparazione tecnica alla creatività coreografica di Andrea Borghesan e successivamente di Alberto Busellato.
Attualmente il gruppo è composto da 28 atleti provenienti da diverse società: ASD Pattinaggio Artistico Altichiero, Royal Skating Padova ASD, ASD Pattinaggio Albignasego.
Lo Stars’ Group ha da sempre presentato coreografie di grande impatto emotivo, che riescono ad emozionare davvero lo spettatore, tra le tante ricordiamo “Battito di Vita”, “Fuori dal Coro”, “Stelle”, “In Principio fu il Peccato”, “Frida Kahlo: autoritratti” e una delle ultime creazioni dello Stars’: “La Ciociara”, una coreografia molto forte ed intensa, che ripropone la storia dell’omonimo libro e film. Con questa coreografia, la squadra è riuscita a far commuovere molti spettatori, che hanno fortemente apprezzato la carica espressiva e la capacità di intepretazione di tutti gli atleti.
Grandi risultati sono stati inoltre ottenuti dal quartetto dello Stars’ Group, che nel 2010, hanno raggiunto il traguardo più ambito della categoria, il CAMPIONATO EUROPEO, e con la coreografia “Poesia”
tratto da:http://stars.pattinaggioaltichiero.com/
Annuncio di Natale
“Natale è una festa antica e sempre nuova che seduce ancora, dopo millenni, perchè simboleggia la vittoria della luce sull’oscurità, l’avvento di una nuova età saturnia. Non solo nella concezione cristiana è presente il mito del figlio del cielo che nasce in modo straordinario, ma in moltissime altre e non esclusivamente nel mondo mediterraneo, frutto del convergere di elementi mitologici, storici, religiosi ,diversi. Anche i natali di Dionisio , Osiride e Oro, Budda e Freir venivano celebrati nel mese di dicembre, collegati alla vicenda ciclica del sole, quindi al ritorno alla vita. Festa dell’umanità dunque, sia che celebri la venuta sulla terra di un Dio redentore o che paganamente perpetui la ricorrenza solstiziale, per la valenza comune della nascita o meglio della rinascita. …”
tratto da: “Natale in Europa”, ed.Analisi by Analisi, Bologna 1989
Assertività
Il termine assertività deriva dal latino “asserere” che significa affermare. In psicologia il vocabolo è stato ripreso dall’inglese “assertivness” e tradotto in vari modi: efficacia personale, efficienza… in particolare assume il significato di una qualità di chi è in grado di far valere le proprie opinioni ed i propri diritti, pur rispettando quelli altrui. Assertività diventa un comportamento sociale che consente di raggiungere gli obiettivi prefissati senza creare situazioni di conflittualità. Tale modalità è caratterizzata da un atteggiamento positivo verso sé stessi e verso gli altri e consente, per la sua proprietà di inibire l’ansia, e di ottenere così un migliore adattamento nelle situazioni sociali. Da qui deriva una migliore capacità di comunicare in modo efficace e di essere coerenti ed equilibrati. Diventa uno stile di gestione dei rapporti sociali. Generalmente le persone con cui ci confrontiamo, noi inclusi, adottano uno stile relazionale che si pone lungo un continuum che va da un atteggiamento passivo a quello aggressivo. Visivamente l’assertività sta nel mezzo tra questi due stili.
Le persone passive generalmente non riescono ad esprimere le proprie opinioni ed i propri stati d’animo, ma tendono a seguire le decisioni prese dagli altri, per tale ragione il più delle volte si sentono depresse o frustrate perché non riescono a raggiungere i propri obiettivi e di conseguenza elaborano un’idea di sé come poco efficaci o non in grado di comunicare agli altri ciò che realmente vorrebbero. Le persone passive il più delle volte si esprimono con voce tremolante e con un volume piuttosto basso, con un eloquio pieno di pause, fuggendo al contatto oculare ed attuando delle posture che indicano disagio all’interlocutore. Lo stile passivo viene descritto da Aaron Beck come di una persona che minimizza i propri bisogni, usa poche volte il pronome “io” quando parla, fornisce frequenti giustificazioni o scuse, fino ad arrivare a frequenti frasi di autocommiserazione.
La persona aggressiva, a differenza di quella passiva, prende decisioni, sceglie; spesso però impone le proprie decisioni a chi le sta accanto. Per la smania di far valere i suoi diritti, calpesta quelli degli altri, senza cercare di mediare tra gli obiettivi personali e le esigenze delle persone che la circondano. L’aggressivo generalmente ha una scarsa considerazione degli altri, spesso è belligerante e sulla difensiva, risultando molte volte imprevedibilmente ostile ed irato. L’aggressivo parla con una voce molto ferma, con un tono freddo; non ha esitazioni ed il suo eloquio è ricco di parole colpevolizzanti. Si avvicina troppo al suo interlocutore invadendone lo spazio. Lo stile aggressivo secondo Beck è caratterizzato da un uso eccessivo del pronome “io”, da opinioni che vengono riportate come fatti certi, da un’elargizione continua di consigli e nello stesso tempo dall’uso del senso di colpa per manipolare le atre persone.
Molti si saranno riconosciuti nell’uno o nell’altro. Ognuno di noi è nel mezzo tra questi due estremi, ed ognuno di noi in alcune situazioni si comporta con caratteristiche ora passive ora aggressive. Alcuni invece, ne conoscerete, sono proprio persone passive o aggressive nella maggior parte delle situazioni sociali, ottenendo così il più delle volte difficoltà sociali. Il passivo si chiude in sè stesso, l’aggressivo invece non si mette in discussione, non ha dubbi, ma si circonderà solo di persone che sopportano o hanno bisogno del suo stile relazionale.
Lo stile assertivo il più delle volte non è spontaneo ma è frutto di apprendimento e di maturazione e richiede esercizio e fatica. La struttura dell’assertivo si basa su di una buona immagine di sé e un’appropriata fiducia in sé stessi, sul far valere i propri diritti e rispettare quelli altrui, esprimendosi in modo chiaro e decidendo autonomamente. La struttura dell’assertività è un insieme complesso di abilità, generalmente se ne evidenziano cinque come fondamentali: l’autonomia emotiva, ovvero l’abilita di riconoscere le proprie emozioni, la libertà espressiva, cioè la padronanza delle proprie reazioni, il rispetto di sé e degli altri, la stima di sé e degli altri e l’auto affermazione, ossia la consapevolezza di poter decidere della propria vita. L’assertivo è quindi in grado di distinguere opinioni e fatti, di non colpevolizzare ma di costruire, di fare domande volte a capire i sentimenti e i pensieri dell’altro. Sembrano cose scontate, ovvie, in realtà è uno stile che si acquisisce con grande fatica e con molto esercizio, ma risulta essere estremamente efficace per ridurre ansia e problemi sociali, perché permette una comunicazione efficace, chiara e sincera. Uno stile di comportamento assertivo facilmente costringerà le altre persone a rispettarvi ed a comportarsi coerentemente al vostro stile, rinforzando così la vostra autoconsapevolezza, autostima e la vostra capacità di rispettarvi e comprendervi.
Lo stile assertivo si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, di essere sé stessi e di essere liberi di credere nei propri valori. Ciascuno di noi ha uno spazio personale che gli altri debbono rispettare, ma quando ne usciamo per muoverci in pubblico, allora dobbiamo rispettare i diritti degli altri.
Un altro importante elemento dello stile assertivo è il senso della responsabilità delle proprie azioni, da intendersi come affermazione e difesa dei nostri diritti accettando le conseguenze delle nostre azioni.
Il comportamento assertivo si riconosce da alcune espressioni corporali particolarmente aperte, cordiali e coerenti nei vari livelli della comunicazione. Presupposto fondamentale dell’assertività è il saper ascoltare ovvero prestare attenzione non solo al contenuto razionale ma anche a quello emotivo della comunicazione, riassumere e dare feed-back e chiedere chiarimenti.
La riduzione dell’ansia e l’emergere delle convinzioni positive conseguenti al comportamento assertivo permettono lo sviluppo e la crescita della fiducia in sé stessi.
E’ bene usare parole che esprimono fiducia in sé stessi e negli altri. A questo scopo è opportuno descrivere il comportamento altrui in maniera non censoria, vale a dire senza imporsi ed evitando giudizi ed ordini categorici. È importante anche evitare di ferire la sensibilità altrui con espressione o giudizio offensivo.
La componente cognitiva comprende tutti i pensieri che condizionano il nostro comportamento. Esistono persone talmente esigenti nei propri confronti da negarsi una possibilità di essere assertivi o che rinunciano a farsi valere per mancanza di fiducia in se stessi sconfinando in atteggiamenti rinunciatari. Sarebbe invece utile l’atteggiamento opposto: credere nella propria capacità di affermarsi e di immaginarsi nell’atto di riuscire.
La componente emotiva comprende il livello di emotività e il tono e il volume della voce. È importante trasmettere il proprio messaggio al livello emotivo più adatto alla situazione, perché il tono di voce ha un ruolo decisivo nell’opera di persuasione.
La componente non verbale è estremamente importante. Gran parte della comunicazione avviene infatti non verbalmente, e la comunicazione non verbale ha un forte impatto sull’interlocutore. Un’analisi dei vari comportamenti non verbali può essere basata sul contatto visivo, sulle espressioni del volto, sul silenzio, sul tono, volume e inflessione della voce, sui gesti e sul linguaggio del corpo.
tratto da:http://www.ansiasociale.it/articoli-psicologia/assertivita-per-vincere-ansia e da:http://www.comunicobene.com/contenuto/assertivita.html