“Allacciate le cinture” Ferzan Ozpetek
Un fiore nel nostro giardino…che neanche l’inverno potrà mai gelare
Disgelo
Esistono momenti rarefatti nell’animo umano, poco prima che arrivi il disgelo, in cui tutto appare immobile, appannato, statico. Ci sentiamo privi di vita, svuotati, il senso pare perso. Nel rosato splendere del normale andamento delle cose qualcosa si è assopito dei nostri entusiasmi antichi. Poi il tempo sopraggiunge, malgrado noi e le nostre resistenze qualcosa non ci permette più di rimanere paralizzati. Entra di nuovo l’esistere, dobbiamo far posto al nuovo, all’esperire continuo dell’esistenza compiuta.
Il cardellino, olio su tela, Carel Fabritius 1654
Splendido “Il cardellino”in mostra a Palazzo Fava a Bologna proveniente dal .
The Golden Age
Vale la pena di andare a Bologna per ammirare questo splendido volto di fanciulla a Palazzo Fava.”La ragazza con l’orecchino di perla”, di Vermeer . La mostra curata da Marco Goldin e da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aia, porta in Italia oltre al noto capolavoro altre trentasette opere, divise per diverse tematiche.
Il mito della Golden Age
Da Vermeer a Rembrandt
Capolavori dal Mauritshuis
Bologna, Palazzo Fava
8 febbraio – 25 maggio 2014
Di tanto in tanto
” Di tanto in tanto la mia anima vorrebbe coricarsi accanto alla tua anima. A poco a poco non ha più nulla a che fare con il desiderio che una donna può provare per un uomo. A volte vorrei distendere il mio corpo nudo, così come Dio lo ha creato, accanto al tuo corpo nudo, così come Dio ti ha creato – e in questo modo avrei solo la sensazione che la mia anima potrebbe distendersi accanto alla tua.”
tratto da: “Lettere” Etty Hillesum, Adelphi, 2013, titolo originale “Het werk 1941-1943″, pg. 27
…è dai libri che impariamo
“La vita di una persona, mi viene a volte da pensare, è plasmata più dai libri che dagli esseri umani: è dai libri che impariamo, di seconda mano, che cosa sono l’ amore e la sofferenza. E quando abbiamo la fortuna di innamorarci, ciò accade perché vi siamo stati condizionati dalle nostre letture, sicché, se io non mi ero mai innamorato, forse era perché la biblioteca di mio padre non conteneva i libri giusti”
Tratto da: “ In viaggio con la zia “, Graham Green, Oscar Mondadori, 1969
Jason Mraz – I Won’t Give Up
Quando ti guardo negli occhi
E’ come guardare un cielo di notte
O un un bellissimo sole che sorge
Hanno qualcosa di grande in sè
E così anche le antiche stelle
Vedo che sei arrivata fino a questo punto
Per essere dove sei
Quanti anni ha la tua anima?
Non rinuncerò a noi
Anche se il cielo dovesse essere tempestoso
Ti darò tutto il mio amore
Sto ancora guardando in su
E quando avrai bisogno del tuo spazio
Per navigare un po’
Sarò qui ad attendere paziente
Per vedere quel che trovi
Perchè anche le stelle bruciano
Alcune perfino cadono sulla terra
Noi abbiamo così tanto da imparare
Dio sa che lo meritiamo
No, non mollerò
Non voglio essere uno di quelli che se ne vanno facilmente
Sono qui per rimanere e fare la differenza come posso
Ciò che ci distingue può insegnarci molto su come usare
Gli strumenti e i doni che possediamo, abbiamo molto in gioco
E alla fine, come volevamo sei ancora mia amica almeno
Non ci siamo fermati, non siamo bruciati
Abbiamo dovuto imparare a piegarci senza il mondo sotto i piedi
Ho dovuto imparare che cos’ho e cosa non sono
E chi sono
Non rinuncerò a noi
Anche se il cielo dovesse essere tempestoso
Ti darò tutto il mio amore
Sto ancora guardando in su
Sto ancora guardando in su
Non rinuncerò a noi (no, non rinuncerò a noi)
Dio sa che sono forte abbastanza (Sono forte, sono amato)
Noi abbiamo così tanto da imparare (siamo vivi, siamo amati)
Dio sa che lo meritiamo (lo meritiamo)
Non rinuncerò a noi
Anche se il cielo dovesse essere tempestoso
Ti darò tutto il mio amore
Sto ancora guardando in su
L’equilibrio si ristabilisce ogni volta
tratto da: “Lettere” Etty Hillesum, Adelphi, 2013, titolo originale “Het werk 1941-1943″
Il Cosmo si è spostato dalla testa al cuore
“Il processo che ho vissuto nell’ultimo anno è in realtà molto semplice, ma credo sia determinante per l’intero corso della mia vita a venire. Il Cosmo si è spostato dalla testa al cuore o, per quanto mi riguarda, al diaframma: in ogni caso , dalla testa a un’altra zona. E una volta che Dio ha traslocato dentro di me, prendendo possesso di uno spazio in cui ancora risiede, allora sì, di colpo sono cessati i dolori alla testa e allo stomaco! E ora mi avvalgo nuovamente delle parole altrui, questa volta di C.G.Jung: “…anche “Dio”, considerato in questo senso, è una teoria, una forma di rappresentazione, un’immagine che lo spirito umano si costruisce nella sua limitatezza per esprimere un’esperienza impensabile e ineffabile. L’esperienza è l’unica realtà che non si possa annullare con le discussioni, laddove le immagini possono venire insudiciate e distrutte”.
tratto da: “Lettere” Etty Hillesum, Adelphi, 2013, titolo originale “Het werk 1941-1943″, pg. 16
Ciò che attendiamo da un altro
tratto da: “Lettere” Etty Hillesum, Adelphi, 2013, titolo originale “Het werk 1941-1943”
Guardando un raggio di luce riflesso
“Jakob Böhme (1575-1624) comincio’ a scrivere subito prima della pubblicazione dei primi manifesti rosicruciani. Era nato a Görlitz in Lusazia, ai confini della Boemia. Era un semplice calzolaio che nel 1600 ebbe una visione mistica: guardando un raggio di luce riflesso da un vaso di peltro, sentì di poter penetrare l’essenza interiore di tutte le cose. In una lettera egli descrisse così l’esperienza:
“Mi vennero aperte le porte, così che in un quarto d’ora vidi e appresi più che se avessi studiato molti anni nelle università; ne fui estremamente rapito, e non sapevo come potesse essere accaduto in me; e subito volsi il mio cuore alle lodi di Dio. Poichè io vidi e conobbi l’essenza di tutte le cose…e anche la nascita o meglio l’eterna generazione della Santa Trinità, e la discesa e l’origine di questo mondo.”
tratto da: “Lettera a Caspar Lindner”, Jakob Böhme,, in “Jakob Böhme, Essential Readings “, a cura di R: Waterfield, Crucible/Thorsen, Wellingborough, 1989, pg.64, citazione tratta da “Hegel e la tradizione ermetica”, Glenn Alexander Magee, ed. Mediterranee
Willem Claes Heda (“Natura morta con boccale dorato”)
La Chanson des vieux amant
Jacques”http://www.dailymotion.com/f1544732759″ target=”_blank”>f1544732759
Jacques Brel La Chanson des vieux amant
Oh, did I almost see what’s really on the inside?
Oh no, mi sono avvicinata troppo?
Oh, ho quasi visto ciò che c’è veramente dentro di te?
Tutte le tue insicurezze
Tutta la biancheria sporca
Non mi hai fatto battere gli occhi una volta
Incondizionata, in maniera incondizionata
Ti amerò incondizionatamente
Non c’è paura ora
Lasciati andare e sii libero
Ti amerò in maniera incondizionata
Vieni da me così come sei
Non c’è bisogno di scuse
So che sei meritevole
Prendo le brutte giornate con la tue buone
Passeggiare attraverso questa tempesta, lo farei
Lo farei tutto perché ti amo, ti amo
Incondizionata, in maniera incondizionata
Ti amerò incondizionatamente
Non c’è paura ora
Lasciati andare e sii libero
Ti amerò in maniera incondizionata
Quindi, apri il tuo cuore e lascia che si inizi
Apri il tuo cuore, e lascia solo che inizi
Apri il tuo cuore, e lascia solo che inizi
Apri il tuo cuore
La trappola è la chiave per essere
Per essere veramente liberi
Farai lo stesso per me?
Incondizionata, in maniera incondizionata
Ti amerò incondizionatamente
Non c’è paura ora
Lasciati andare e sii libero
Ti amerò in maniera incondizionata
traduzione di Unconditionally, secondo singolo estratto dal nuovo album di Katy Perry “Prism”
Malleabilità
“..Sempre nella prospettiva evolutiva, R. Steiner dice che la corporeità maschile è strutturalmente diversa da quella femminile in modo che, potremmo dire, si compensano: il corpo maschile è andato troppo avanti nell’inserimento nella materia, si è indurito e meccanizzato oltre misura, mentre il corpo femminile, sia nella forma sia nella sostanza delle forze formanti, è rimasto di altrettanto indietro. La donna ha un cervello molto più malleabile, plastico, ha la capacità di cogliere le cose nuove perché è duttile, è più affine al mondo delle metamorfosi dello spirito; il cervello maschile è più affine alla materia. Nei vangeli questo mistero evolutivo viene espresso, per esempio, nel fatto che il primo essere umano in grado di porsi in contatto reale col Risorto è una donna, Maria Maddalena.”
tratto da:”Lettura esoterica dei vangeli”, L’INCARNAZIONE DEL VERBO NELLA GNOSI E NELL’ESOTERISMO STEINERIANO, Pietro Archiati – – cap 2,Roma, 26 aprile 1996