Dello stesso autore

Run Boy Run

Corri, ragazzo, corri! Questo mondo non fa per te
Corri, ragazzo, corri! Stanno provando a prenderti
Corri, ragazzo, corri! Correre è una vittoria
Corri, ragazzo, corri! Dietro le colline risiede la bellezza
Corri, ragazzo, corri! Il sole ti guiderà
Corri, ragazzo, corri! Non vedono l’ora di fermarti
Corri, ragazzo, corri! Questa corsa è una profezia
Corri, ragazzo, corri! Evadi dalla società
Domani è un altro giorno
E non dovrai nasconderti
Ragazzo, sarai un uomo!
Ma per ora, devi correre, devi correre!
Corri, ragazzo, corri! Questa corsa è un viaggio verso
Corri, ragazzo, corri! Il segreto dentro di te
Corri, ragazzo, corri! Questa corsa è una profezia
Corri, ragazzo, corri! E scompari tra gli alberi
Domani è un altro giorno
E non dovrai nasconderti
Ragazzo, sarai un uomo!
Ma per ora, devi correre, devi correre!
Domani è un altro giorno
E quando la notte svanirà
Ragazzo, sarai un uomo!
Ma per ora, devi correre, devi correre!

Origo, originis

 

“Si è abituati a credere che l’educazione sia soprattutto parlare, dire, ordinare o negare. E’ invece addirittura possibile evitare qualsiasi espressione verbale, mantenere il silenzio, senza che la comunicazione si interrompa, poiché i linguaggi sono molti, e quello mimico, affettivo e corporeo sono importantissimi. Non conta se vengono coperti da quel linguaggio rumoroso e confuso che nelle società occidentali ha assunto un peso enorme e dominante. .. Non è immaginabile vivere con i propri figli senza coinvolgimento, senza esercitare  un’azione che venga osservata e seguita oppure rifiutata, e non è pensabile impedire o minimizzare una relazione che è già implicita nello stare insieme e nei bisogni che si avvertono, talora in maniera acuta. … Insomma,  a me pare che l’educazione non sia evitabile, ma possa soltanto essere attivata in maniera differente e propria per quel figlio e quel padre o quella madre, persino risentendo del luogo in cui quello stare insieme si realizza. Dipende dalla casa e dalle infinite variabili che una condizione affettiva e sociale presumono”

tratto da L’Educazione (IM) possibile, V. Andreoli, Saggi Rizzoli

 

Viriditas pasquale

Noah

Il mistero della loro unione

“Insieme a lei- o a Lei-, sparisce un certo rapporto al dio, agli dei. Come se fossero, in una maniera più o meno misteriosa, connessi alla sua esistenza, alla sua relazione tra lui e lei. L’uomo si ritrova solo scisso tra natura e un divino onnipotente, che ha creato a sua immagine, secondo un sogno di compiutezza, e che ha situato nell’aldilà. Consacra così definitivamente la divisione tra naturale e spirituale, natura e cultura. Lacerato tra i due, errante tra i due, in cerca di un maestro del suo genere capace di guidarlo. … Da quel momento diviso in se stesso, proietta questa divisione nel mondo esterno. In cui certamente esistono delle differenze e dei contrasti, ma non delle reali opposizioni. Per esempio esiste un contrasto tra il giorno e la notte, l’inverno e la primavera. Non sono però in opposizione, salvo se l’uomo vi proietta i suoi conflitti interiori, o vuole dominarli sopprimendo le transizioni tra l’uno e l’altro. Queste transizioni appartengono a un ritmo della vita che non può essere padroneggiato, eccetto che attraverso una caricatura che trasforma l’uno e l’altro in contrari. Ma non sono allora che immagini, vocaboli, funzioni privi di vita. E così avverrà per l’uomo e per la donna, non più considerati esseri differenti ma rappresentazioni, nomi, funzioni o ruoli opposti.
Non avendo potuto risolvere la questione della sua origine grazie a una relazione appropriata con lei- o con Lei-, l’uomo vive la vita come un dramma, lacerato tra i contrari, cieco riguardo.  Il suo destino. invece di progredire passo passo verso un divenire più umano -al contempo corporeo e spirituale-, si è scisso tra corpo e anima, spartito tra i due da cui è nato, dai quali è stato generato e che, in lui, dovrebbero in un certo senso fare uno.  Non avendo quindi da lasciare l’uno per l’altro, ma da scoprire a poco a poco il mistero della loro unione”

tratto da:”All’inizio , lei era”, Luce Irigaray, Bollati Boringhieri, maggio 2013, pg.100

immagine tratta da: Musei civici degli Eremitani, museo archeologico, Stele funeraria di Aulus Lucanus, I°sec. d.C.

 

Desiderio di qualcosa di perfetto

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Qualcosa di perfetto, senza forma esisteva
prima che nascesse l’universo.
Solitario. Immutabile.
Infinito. Eternamente presente.
E’ la Madre dell’universo.
In mancanza di un nome migliore,
la chiamerò Tao.

La chiamerò grande.
Grande significa senza confini;
senza limiti scorre eternamente;
sempre scorre e sempre ritorna.

Perciò, la Via è grande,
il cielo è grande,
la terra è grande,
L’essere umano è grande.

Per conoscere l’umanità,
comprendete la terra.
Per conoscere la terra,
comprendete il cielo.
Per conoscere il cielo,
comprendete la Via.
Per conoscere la Via,
comprendete la grandezza che è dentro di voi.

Tratto da:” La Saggezza del Tao”, Wayne W. Dyer, ed. Corbaccio

Scalare una montagna

“Scalare una montagna è faticosissimo,
spesso ci si gira indietro e si pensa di scendere,
invece poi si va avanti ancora un po’
e poi ancora un po’ ….
Ma quando arrivi su e ti guardi intorno
e capisci che sei sopra il mondo
che tanta fatica tutto sommato è stata utile
e se non avessi tenuto duro tutto quello che stai vedendo non lo avresti visto mai!!

Sabrina

Divergent

“Davide e Golia”, Giorgione

“Davide e Golia”,Giorgione 1501-1502 Duomo di Montagnana

Le decapitazioni bibliche però non sono o almeno non vogliono essere dei racconti  di terrifiche storie di sangue, ….ma in realtà esse contengono insegnamenti “sottili” rivelati attraverso lo studio cabalistico delle lettere e delle parole che li raccontano ; infatti il “perdere la testa ” a seguito della de-capitazione , in senso biblico vuole dire il “cambiare” consapevolezza , l’acquisire una nuova “visione” delle cose , perdere le vecchie ed obsolete “categorie” di giudizio del ” mondo profano ” al fine di introdurre nuovi schemi e modi di vedere , creare nuove sinapsi , che permettono di vedere i < nuovi cieli e le nuove terre > dell’Apocalisse . Vedere le stesse cose , ma con occhi diversi, è cambiato lo sguardo interiore, si è aperto Ajina chakra , la vista metafisica , il Terzo Occhio , è stato sostituito il vecchio software con un o di nuova generazione . In sostanza la de-capitazione fa fuori il “vecchio” e ormai inutile ” io empirico ” ( piccolo/ego/faraone) che tanti guai ha procurato e procura nelle vesti di Golia , Oloferne , ecc..per far posto all’ IO TRASCENDENTALE fonte di pace interiore. La sanguinaria e terrifica dea Kali che brandisce la testa vivisezionata simboleggia proprio questo, è una sacerdotessa e come tale nella sua funzione sacerdotale deve re-cidere tutte le illusioni di Maya che albergano nella mente del piccolo e limitato io empirico per farlo accedere a ” Satya ” , alla ” Verità “. …..L’ultima testa a cadere nella sequela biblica è quella dell’ultimo profeta, Giovanni il Battista, il suo profetismo ancora era intriso di categorie che limitavano la conoscenza del divino. Appena il Battista muore, sulla scena compare il ” VERBO ” , il ” FIGLIO DI DIO “, il Cristo ,  che ogni uomo è chiamato a essere ….ovviamente a patto che sia disposto a perdere la testa .”

autore del testoMaurizio Dickmann

liberamente tratto dal sito:”http://lacavernadidonfalcuccio.blogspot.it/2013/02/la-decollazione-iniziatica-davide-e.html

si ringrazia per le preziose osservazioni

Tesori del Veneto: Giorgione a Montagnana

Se si vuole sopravvivere, occorre avere idee, una visione complessiva, e coraggio

Arthur Meier Schlesinger Jr. (Columbus15 ottobre 1917 – New York28 febbraio 2007) è stato uno storico e saggista statunitense. Due volte vincitore del premio Pulitzer, è stato anche un attivista e commentatore politico ed uno dei più influenti critici sociali del Novecento. Egli amava sostenere che, se si vuole sopravvivere, occorre avere idee, una visione complessiva, e coraggio. Ovvero cose che difficilmente possono essere programmate. Tutto quanto concerne la vita intellettuale e morale di ciascuno – affermava – ha principio da un individuale confronto con la propria mente e con la propria coscienza. Uno dei principi fondanti del pensiero di Schlesinger è stato quello secondo cui persone dalla forte personalità sono in grado di mutare il corso degli eventi e, per estensione, della storia. La sua figura di storico e commentatore fra i maggiormente influenti del XX secolo non è stata esente da critiche più o meno velate, in particolare in rapporto alla sua vicinanza con almeno tre esponenti della famiglia Kennedy, per i quali curò come consigliere le campagne elettorali presidenziali.

tratto da Wikipedia

L’Ultima cena Leonardo


tratto da: Bellitalia. Rai 3. 5 marzo 2011. Servizo a cura di Marco Hagge dedicato al Cenacolo vinciano a Milano e alla mostra interattiva “Dentro L’Ultima Cena.

“Cenacolo” Leonardo

Il Cenacolo leonardesco: tempera forte su marmo; 4,20 x 9,10 metri. Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie.

“L’Ultima Cena” di Zeng Fanzhi 2001

Disegno di Giorgio, arcobaleno mancato

Il primo disegno

“Per me la linea assieme alla ruota e al fuoco è una delle tre grandi scoperte o invenzioni primordiali. Cerco spesso di immaginare l’emozione dell’uomo che per primo fece un disegno. Ancora maggiore sarà stata l’emozione della prima persona che ha visto il primo disegno. Cosa avrà pensato? L’impressione deve essere stata fortissima, quasi uno shock. La linea in natura non esiste”

tratto da : “Intervista a Pericoli sull’arte, la letteratura, i fumetti e un vecchio amico”, di A.D’Orrico , SETTE, Corriere della sera. 21.03.2014, pg.26

nell’immagine: “Incisioni rupestri in Valle Camonica: gli oranti”. tratto da http://www.bresciaguide.it/tour/itinerari/val-camonica/

George Ezra – Budapest