Natura e Scienza
La Nature se dévoilant à la Science, 1899, Louis-Ernest Barrias, Musée d’Orsay Paris
Testa di Principessa della famiglia di Akhénaton
LOUVRE Sala 25 Testa di Principessa della famiglia di Akhénaton
Intimità familiare
Con quale forza e tenerezza Akhénaton tiene sulle sue gambe la moglie Nefertiti, e ancora in braccio a lei le due bimbe principesse. Il frammento è solo una parte di ciò che è giunto fino a noi, ma si può facilmente intuire la delicatezza del rapporto tra questi due coniugi reali e le loro figlie.
Frammento di una stele in materiale calcareo. Louvre Parigi sala 25, Amenophis IV Akhénaton (1353.1337)
Ankh
“Simbolo egizio di origini antichissime, l’Ankh significa “vita”, nella duplice accezione di esistenza terrena ed eterna.
Nei bassorilievi compare spesso in mano agli dei. Anche i faraoni, in virtù della loro natura insieme umana e divina, sono spesso associati a questo simbolo; riferito a questi ultimi, Ankh significa sia vita ricevuta (dagli dei), sia potere di dare vita (al popolo). Pare che nel periodo dinastico antico (3100-2755 ca. a.C.) l’anello del simbolo venisse ricondotto a Iside, dea della maternità e della fertilità, e l’asta sottostante aOsiride, dio della forza generatrice maschile e signore dei morti: l’unione del principio femminile e maschile genera la vita. Un’altra interpretazione identifica l’anello con la vita eterna e la croce con l’esistenza terrena. Infine, l’Ankh viene talvolta detto anche “chiave della vita”, poiché grazie ad esso il defunto poteva accedere alla vita ultraterrena.”
tratto da:http://www.anticoegitto.net/ank1.htm
La belle irlandaise est renvoyé
Gustave Courbet (1819-1877) “L’origine du monde”, 1866 Huile sur toile H. 46 ; L. 55 cm Grand Palais (Musée d’Orsay).
Durante il periodo nel quale è stato dipinto il quadro “L’origine du monde”, la modella preferita di Courbet era una giovane donna di nome Joanna Hiffernan, altrimenti conosciuta come Jo. Il suo amante a quei tempi era un pittore statunitense ammiratore di Courbet, James Whistler. Courbet fece un altro ritratto nel 1866 che ritraeva la bella Joanna, il cui nome era La belle irlandaise. Durante la sua intera carriera Courbet fece quattro ritratti di Joanna. Probabilmente lei fu anche la modella che ispirò il quadro “L’origine du monde” che potrebbe spiegare la separazione tra Joanna e James McNeill Whistler. L’unico dubbio riguardo questa ipotesi scaturisce dalla differenza del colore tra i capelli di Joanna nel quadro La belle irlandaise che sono di un colore arancione acceso, con i peli pubici raffigurati nell ‘Origine du monde.
tu sogna e spera fermamente….
I sogni son desideri
di felicita’.
nel sonno non hai pensieri
ti esprimi con sincerita’.
se hai fede chissa’ che un giorno
la sorte non ti arridera’.
tu sogna e spera fermamente
dimentica il presente
e il sogno realta’ diverra’
i sogni son desideri
scritti in fondo al cuor
non disperare del presente
ma credi ciecamente
che il sogno realta’ diverra’..
tu sogna e spera fermamente
dimentica il presente
e il sogno realta’ diverra’…..
Meraviglioso respiro
“Quando le mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere divenuto vuoto, quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull’orizzonte della tua coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te l’impeto di uno strano, meraviglioso respiro che riempirà fino all’estremo tutte le tue membra mortali, facendo quasi esplodere i tuoi sensi con la sua estasi; allora sentirai a fiotti levarsi in te una possente, irresistibile forza, che ti innalzerà quasi sulla terra; allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà della mia presenza. E allora, allora tu saprai: Io – Sono – Dio. Quando tu mi avrai sentito così in quei momenti dentro di te, quando avrai gustato il mio potere, ascoltato la mia sapienza e conosciuto l’estasi del mio amore che tutto abbraccia, non potrai più essere toccato da alcuna malattia, né indebolito da alcuna circostanza, né soggiogato da alcun nemico. Poiché tu saprai allora che io sono dentro di te e da allora in poi ti rivolgerai a me in ogni tua necessità, mettendo tutta la tua confidenza in me, permettendomi di esprimere la mia volontà. E quando ti rivolgerai a me, troverai sempre in me, nell’ora del bisogno, un aiuto pronto e infallibile; poiché io ti riempirò talmente con la realizzazione della mia presenza e del mio potere, che ti basterà essere calmo e permettere a me di fare qualunque cosa tu voglia: risanare i tuoi mali o quelli degli altri, illuminare la tua mente in modo che tu possa vedere con i miei occhi la verità che cerchi, o compiere alla perfezione ciò che prima ti sembrava quasi impossibile.”
tratto da:”Io Sono”– Saint Germain
Ineṡàusto
“ineṡàusto agg. [dal lat. inexhaustus, comp. di in-2 e exhaustus, part. pass. di exhaurire «esaurire»], letter. – Che non si è esaurito e non accenna a potersi esaurire (è sinon. quindi, spesso, di inesauribile, ma ha tono più solenne): si dedica alla sua missione con forze i.; l’i. vigore del suo ingegno; fede, carità i.; fonte i. di benessere, di felicità.”
tratto da vocabolario Treccani
Dao
“Dao: concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello di «via», che acquista subito quello di «Via» per eccellenza, cioè la «legge» secondo la quale si attua l’universo; di qui il significato di «ordine» e quindi di «principio assoluto» che il d. ha in tutto il pensiero cinese, sia pure diversamente concepito nei singoli indirizzi. Nello Yinyang jia (la prima delle 6 scuole in cui è sistemato il pensiero cinese) è l’assoluto non manifesto che è alla base del Grande Uno (Tai Yi) da cui hanno origine tutte le cose; questo carattere assolutamente trascendente si conserva nella concezione taoistica (➔ taoismo) che pone il d. al di là delle categorie dell’essere e del non essere, attingibile soltanto dall’intuizione estatica.
Nel confucianesimo il d., pur restando in posizione primaria, diventa suscettibile di avere un nome ed è direttamente all’origine di ogni evento, per cui la norma fondamentale di comportamento è quella di adeguarvisi in ogni circostanza, in quanto è l’archetipo di ogni circostanza: questa concezione si precisa in quella del d. come l’insieme degli archetipi ideali (li) che trascendono il cosmo, a cui danno origine unendosi al qi, la materia primordiale. Per la sua riduzione confuciana nella nominabilità e in posizione di rapporto diretto col mondo, il d. viene ad assumere la collocazione e la funzione che ha il de, la ‘potenza’ del d. dei taoisti, che resta nella trascendenza assoluta e impredicabile.”
tratto: Enciclopedia Treccani
Il Dao riempie il mondo
“Il Dao riempie il mondo, si trova dovunque si trova la gente, ma la gente non è in grado di riconoscerlo. Se si è liberati da quest’unica parola, in alto si salirà al Cielo, in basso si giungerà alla Terra, ci si espanderà attraverso le Nove Province. Cosa vuol dire essere liberati da esso? (Tutto) sta nella pace del cuore. Se ho il cuore in ordine, i sensi saranno in ordine. Se ho il cuore in pace, i sensi saranno in pace. quel che è capace di ordinare ciò, è il cuore; quel che è capace di pacificare ciò è il cuore. Attraverso il cuore si conserva il cuore. Al centro del cuore vi è ancora un altro cuore. Questo cuore nel cuore è un ‘intenzione anteriore alle parole. Con l’intenzione, allora vi sarà la forma; con la forma allora vi sarà al parola; con la parola allora vi sarà l’applicazione; con l’applicazione all’ora vi sarà l’ordine. Senza ordine, necessariamente vi sarà disordine, con il disordine, la morte.”
tratto da: “Il Daoismo: storia dottrina e pratiche.” Maurizio Paolillo, Carrocci editore.