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Taurus

Conciliare gli opposti

“Herman Hesse diceva: “I problemi non si presentano per venire risolti, essi sono semplicemente i poli tra i quali si crea la tensione necessaria alla vita.”La soluzione si trova al di là della polarità, ma per arrivarci bisogna unificare i poli, conciliare gli opposti. Questa difficile arte di unire gli opposti riesce soltanto a chi ha imparato a conoscere entrambi i poli. Per far questo bisogna essere disposti a vivere coraggiosamente tutte le polarità e integrarle. “Solve et coaugula”, si legge negli antichi scritti: sciogli e lega. Prima dobbiamo distinguere e sperimentare la separazione e la spaccatura, poi potremo avvicinarci alle “nozze chimiche”. all’unione dei contrari. L’uomo deve prima scendere profondamente nella polarità del mondo materiale, nella corporeità,nella malattia, nel peccato e nella colpa, per trovare nella più profonda notte dell’anima e nella più cupa disperazione quella luce di comprensione che gli consente di riconoscere nella propria via di dolore e sofferenza un gioco significativo che l’ha aiutato a ritrovarsi là dove è sempre stato: nell’unità.”

tratto da:”Malattia e destino”, Thorwald Dethlefsen, edizioni mediterranee, 1987

Una nuova esperienza desiderata

“Invece di ossesionarti col pensiero di un evento stressante che temi si verifichi nel futuro e che si basa sulle esperienze del passato, lasciati ossessionare da una nuova esperienza desiderata che non hai ancora accolto emotivamente. Permetti a te stesso di vivere ora in quel potenzaile nuovo futuro, al punto che il tuo corpo inizi ad accettare o a credere di vivere nel presente le emozioni elevate di quel nuovo risultato futuro.”

tratto da: “CAMBIA L’ABITUDINE DI ESSERE TE STESSO. La fisica quantistica nella vita quotidiana”, Dr. Joe Dispensa ed. My Life, 2012

I Lived One Republic

Spero che quando spiccherai quel salto
Tu non senta la caduta
Spero che quando l’acqua salirà
Tu costruisca un muro
Spero che quando la folla griderà
Loro stiano gridando il tuo nome
Spero che se tutti correranno
Tu scegliereai di fermarti
Spero che tu ti innamori
E che ti faccia così tanto male
L’unico modo in cui puoi capire
Che hai dato via tutto quello che avevi
E spero che tu non soffra
Ma che che ti rimanga in mente il dolore
Spero che quando il momento verrà
Tu dirai
Io…
Ho fatto tutto
Io…
Ho fatto tutto
Ho posseduto ogni singolo secondo che il mondo potesse donarmi
Ho visto così tanti luoghi, le cose che ho fatto
Sì, con tutte le ossa rotte
Giuro che ho vissuto
Spero che tu trascorra i tuoi giorni
E che tutti siano positivi
E quando il sole scenderà
Spero che alzerai il calice
Oh
Vorrei essere il testimone
Di tutta la tua gioia
E di tutto il tuo dolore
Ma finché non verrà il mio momento
Io dirò
Io…
Ho fatto tutto
Io…
Ho fatto tutto

traduzione di “I Lived”   One Republic

OneRepublic – I Lived

Estia

“Estia”, Leda Guerra. In mostra dal 9 aprile al 22 maggio 2016 alla galleria Cavour,Padova

L’energia del segno Toro

Ora la grande forza del Fuoco cosmico dell’Ariete si trasfonde in quella materna e generatrice del Toro. Segno di terra, femminile. Al Toro sono associati due pianeti come Venere e Luna. L’energia che si esprime è conservatrice, stabile, vitale. La Grande Madre è pienamente nella Natura che sta creando. La sua sete generativa riempie ed effonde i sensi pervasi dall’essere lussureggiante che si esprime nel mondo. Verde, colori, profumi, armoniose forme sono, esistono in quanto tali, espressione di ricchezza inebriante. Il sogno di possederne la manifestazione potrebbe bloccarci nella materialità, come fermarci nell’esclusività di un unico punto di vista. Il segno dello Scorpione appare nel cielo dello zodiaco come suo opposto, aiuta il Toro a trascendere gradualmente il desiderio compulsivo di possesso elevando lo sguardo alla contemplazione profonda dello spirituale. Lo Spirito vive alfine dentro la Natura, egli è la sua vita.

Mina guarda l’Alba

Dione e Afrodite, Leda Guerra

“Dione e Afrodite”, Leda Guerra, 1992, cotone, collezione privata. In mostra dal 9 aprile al 22 maggio 2016 alla galleria Cavour,Padova

La Madre

foto di Isabella Renzulli

Papaveri sul temporale

Mistica dell’abito

Non conto che le ore serene.

Energia dell’Ariete

L’Ariete è il primo segno zodiacale che oltrepassando la porta dell’equinozio di primavera entra con tutta la sua forza nella sequenza delle dodici energie dell’anno. Il principio alchemico è quello del Fuoco e l’essenza archetipica è quella della Volontà creativa. Questa vibrazione manifesta l’impulso creatore che brucia la visione interiore che cerca di realizzarsi, indipendentemente dalle circostanze che la vedono protagonista. L’opportunità di vivere questo stato va equilibrata attraverso il senso di rispetto per l’altro, avendo sempre ben presente il bene comune. E’ l’energia della Bilancia, segno opposto nello zodiaco al focoso Ariete, ad insegnare e riarmonizzare trovando un equilibrio tra la propria visione e quella dei suoi simili. Quale opportunità trascorrere questi giorni in questa dimensione consapevole. Trarre fiducia e coraggio dalla trasformazione che viene da questo tempo.

Il chiaro e l’oscuro

“Il chiaro e l’oscuro sono le due forze primordiali, le stesse che finora nel testo sono state designate come solido e tenero o come giorno e notte. Solido e tenero sono le designazioni riferite alle linee nel Libro dei Mutamenti, mentre il chiaro e l’oscuro sono i nomi delle due forze primordiali della natura. La ragione per cui finora si è parlato di giorno e notte, mentre qui d’un tratto compaiono le espressioni “chiaro” e “oscuro”può formare il tema di una ricerca specifica. … Le forze primordiali non si arrestano mai, il corso circolare del divenire continua ininterrotto. La ragione è che tra le due forze primordiali nasce sempre di nuovo uno stato di tensione, un “gradiente” che tiene le forze in moto e le spinge a unirsi, così che esse si rigenerano di continuo. Ciò è opera del Senso che però non si mostra in nessun modo. Questa proprietà del Senso, di mantenere l’Universo rinnovando costantemente lo stato di tensione tra le forze polari, è designata buona.  In quanto forza che porta a termine le cose, che conferisce a esse la loro individualità e un centro attorno al quale si organizzano in se stesse, il Senso é chiamato “l’essenza”, ciò che le cose ricevono quando nascono.”

tratto da: ” TA CHUAN.  IL GRANDE TRATTATO. ” cap.V. in “I Ching Il Libro dei Mutamenti”, a cura di Richard Wilheilm, ed.ADELPHI

 

Rose gialle su muro bianco

visto all’installazione  Viabizzuno Fuori Salone Milano

Iris gialli a Milano

Isabeau