Dello stesso autore

Igor Sibaldi – Disobbedienza

Il mondo

Sanare la divisione tra mente e corpo

“…Nonostante le nostre azioni ci rivelino costantemente la ricchezza del nostro essere, viviamo uno stato di indifferenza nei confronti della nostra carnalità. Si tratta di un’indifferenza che nasce spesso da situazioni di comodo e che si può rivelare fatale, perché minimizza l’importanza di tutto ciò che ci circonda e il rapporto con gli altri. Credo sinceramente che dobbiamo stabilire una connessione con la nostra natura fisica. Non solo abbiamo un corpo, siamo il nostro corpo. Secondo Drew Leder , il dualismo ci ha consentito di sviluppare una sorta di concezione meccanicistica del corpo e delle sue funzioni, secondo la quale non esiste interazione o almeno non esiste alcuna interazione significativa fra mente e corpo (Leder 1998). Di conseguenza, tendiamo a percepire il corpo come una sorta di macchina, un “qualcosa” che è diverso da noi stessi: è il fenomeno chiamato anche “corpo assente”.

Sanare la divisione tra mente e corpo.
Nel ventunesimo secolo stiamo rapidamente sviluppando un consenso attorno a una filosofia rinnovata che si allontana sempre più dalla dicotomia cartesiana fra mente e corpo. Questa nuova tendenza è influenzata in parte da un modo orientale di concepire il rapporto mente-corpo, che rifiuta ogni forma di dualismo. …. Questo non significa che una parte immateriale abiti un corpo fisico, o che possa essere collocata in qualche parte del cervello, bensì che il corpo fisico è anche mente. … Viene naturale allora porsi la domanda:” Dove deve andare allora la mente?” . seguendo Takuan, monaco Zen vissuto quasi cinquecento anni fa, la risposa corretta è “ovunque”. La mente deve essere in grado di spostarsi liberamente in tutte le parti del corpo. ”

Tratto da: ” Viaggi ai confini della vita”, Ornella Corazza, URRA Feltrinelli, 2014

L’Annunciazione del corridoio Nord. Beato Angelico

L’Annunciazione del corridoio Nord è un affresco di Beato Angelico nel convento di San Marco a Firenze, situato al primo piano, proprio davanti alle scale. L’opera, che misura 230×321 cm, è di datazione incerta, che oscilla tra gli anni 1440 e il periodo dopo il ritorno dal soggiorno romano, dopo il 1450.

Alfred Deller sings “Shall I Come, Sweet Love, to Thee” – Thomas Campion

Lo vedi?

Mais une couronne aussi a été faite, une mystérieuse couronne.

“ Ma un’altra corona è stata fatta, una misteriosa corona.

Una corona, un’incoronazione eterna.

Tutta fatta, bambina tutta fatta di ramoscelli pieghevoli senza spine.

Di rametti germoglianti, di rametti di fine marzo.

Di ramoscelli d’aprile e di maggio.

Di ramoscelli flessibili che s’intrecciano bene a corona.

Senza una spina.

Ben obbedienti, ben docili sotto le dita.

Una corona è stata fatta di germogli e di gemme.

Di germogli di fiori come un bel melo, di germogli di foglie, di germogli di rami.

Di germogli di ramoscelli.

Di gemme di fiori per i fiori e per i frutti.

Tutta germogliante, tutta germinante una corona è stata fatta. Misteriosa.

Tutta eterna, tutta in anticipo, tutta gonfia di linfa. Tutta profumata, tutta fresca alle tempie, tutta tenera e olezzante.

Tutta fatta per oggi, per poi , per domani.

per l’eternità, per domani l’altro.

Tutta fatta di punte minute, di punte tenere, di principi di punte.

Fronzute, fiorite in anticipo.

Che sono le punte dei germogli, tenere, fresche.

E che hanno l’odore e il gusto della foglia e del fiore.

Il gusto del germoglio, il gusto della terra.

Il gusto dell’albero.

E in anticipo il gusto del frutto.

D’autunno.

Per calmare la povera fronte che batte di febbre,

pesante di febbre,

Per raggiungere, per contraccambiare l’incoronazione di derisione.

Pe raddolcire, per blandire, per calmare, per rinfrescare tempie che battono,

tempie febbricitanti.

La fronte ardente, la fronte febbricitante,

Pesante di febbre, le tempie calde, l’emicrania e l’ingiuria, e il mal di testa e per calmare la derisione stessa.

Per calmare, per profumare, per stagnare il sangue che s’incollava ai capelli.

Un’altra corona è stata fatta, una corona di linfa, una corona eterna,

Ed è la corona, il coronamento della speranza. “

 

Tratto da “Il portico del mistero della seconda virtù”, Charles Péguy

 

La teoria di sei gradi di separazione

La teoria dei sei gradi di separazione in semiotica e in sociologia è un’ipotesi secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari.

La teoria fu formulata per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel racconto omonimo pubblicato nel volume Catene1.

Sei gradi di separazione

C’è del metodo nella mia pazzia

“…. “C’è del metodo nella mia pazzia” Ogni pezzo comincerà presto ad andare al suo posto e vedrai l’eleganza del disegno, la perfezione dello schema in cui tutto questo rientrerà, mentre affronti i cambiamenti che ti sono posti davanti.”

Tratto da:”Quando tutto cambia, cambia tutto. Trovare la serenità in un mondo in tumulto.”, Neale Donald Walsch, ed. Pickwick

Cicale d’oro

Le Cicadidi (Cicadidae Westwood, 1840) sono una Famiglia di insetti dell’ordine dei Rhynchota (sottordine Homoptera Auchenorrhyncha, Infraordine Cicadomorpha). Appartengono a questa famiglia la maggior parte delle specie di insetti comunemente noti come cicale. Le Cicadidi sono di colore marrone scuro o verde e hanno una lunghezza variabile tra 2,3 e 5,6 cm.
I maschi portano sotto l’addome un organo stridulatore, mentre le femmine emettono un suono secco con le ali, simile allo schioccare delle dita (non facile da udire come nel maschio): esso permette al maschio di individuarle. “Frinire” è il verbo con cui si indica il suono caratteristico emesso dalle cicale.
L’apparato sonoro è costituito da lamine (timballi) tese da tendini che le collegano a muscoli, sui lati dell’addome; per produrre il suono l’insetto fa vibrare le lamine e camere d’aria provvedono alla risonanza. Non si tratta quindi di un suono prodotto da sfregamenti di parti del corpo. Questo canto ha funzione di richiamo sessuale per le femmine; quando queste raggiungono il maschio, ha luogo il corteggiamento e poi l’accoppiamento che dura diversi minuti, durante i quali i due animali rimangono attaccati. Dopo circa 24 ore la femmina depone le uova su ramoscelli o sterpi. Le larve, appena nate, danno inizio alla loro vita sotterranea o ipogea che può durare anche qualche anno (in una specie arriva a 17 anni). Giunti alla maturità, i giovani individui (già molto simili agli adulti, ma privi di ali, con due zampe anteriori adatte allo scavo del terreno) escono dal suolo e cercano un albero dove arrampicarsi ed effettuare la muta. Lasciano definitivamente l’involucro ninfale e, dopo qualche ora, sono pronte per il primo volo. Per gli antichi Greci, le cicale erano figlie della Terra o, secondo alcuni, di Titone e di Aurora[2]. Specialmente gli ateniesi le onoravano: Aristofane rammenta le cicale d’oro, ornamento per i capelli degli Ateniesi nobili all’epoca arcaica[3] e nella celebrazione dei Misteri eleusini in onore di Demetra, era uso portare nei capelli una fibula a forma di cicala, così come durante la celebrazione dei misteri di Era a Samos.[4] Secondo Orapollola cicala simboleggiava l’iniziazione ai misteri, poiché essa, anziché cantare con la bocca come tutti, emette suoni dalla coda.[6] La cicala era anche simbolo di purezza: seguendo un’errata credenza ripresa da Plinio il Vecchio[7] si riteneva che le cicale si nutrissero di sola rugiada e ciò faceva sì che il loro corpo non contenesse sangue e non dovessero espellere escrementi, e di qui l’idea della purezza. Il fatto poi che la cicala viva una sola estate ma le sue larve rinascano in quella successiva direttamente dalla terra ne ha fatto l’emblema di una resurrezione a nuova vita dopo la morte persino presso i cinesi.[8] 

tratto da Wikipedi

 

Il segno di fuoco

Dall’energia intuitiva e introversa del segno del Cancro passiamo ora alla divampante forza del segno dominato dalla stella Sole: il Leone. Il generoso fuoco di questo segno arriva a bruciare intensamente in questi giorni dell’anno irradiando vitalità e passione, indomita manifestazione dell’io che si pone al servizio di un’idea. L’impulso interiore si purifica attraverso le energie del fuoco cosmico. E’ in atto una sorta di iniziazione che guardando al segno dell’Acquario, suo opposto e maestro, attiva e stimola il centro del cuore come dono totale di sé, della gola come espressione del Logos originario, del Sole spirituale centrale che risveglia il centro della testa. Il metallo associato al Leone è l’oro e il rame. Il colore il giallo, il profumo l’incenso. La runa associata è Raidho e rappresenta il veicolo sacro, il carro solare con cui cominciare la ricerca iniziatica. Sistemare, dare ordine, trovare corrispondenze tra l’alto e il basso. Questo permette di vedere oltre l’apparenza, tessere analogie e cercare nuovi orizzonti di comprensione.

Handel – Rodelinda “Dove sei, amato bene?”

Separare lo spesso dal sottile

“L’alchimista che a lungo separa lo spesso dal sottile, diluisce e diluisce fino all’essenza, rettifica e purifica la materia fino alla sua sostanza più sottile, alla sua informazione, infine giunge all’Uno, dove nulla è da purificare, dove tutto è. Tutto si risolve nella coscienza di esistere.”

tratto da:”Anatomia della coscienza quantica”, Enrica Francesca Poli, Anima edizioni , luglio 2016

“Più permettiamo all’Uno di comprenderci, più siamo esattamente noi stessi.”

tratto da:”Anatomia della coscienza quantica”, Enrica Francesca Poli, Anima edizioni , luglio 2016

Donare tranquillità… che meraviglia

Complimenti per il blog Annamaria; i suoi post informano e donano tranquillità. Agnese

Se non avete paura non possono farvi niente

“Occorre anche ricordare che questo pianeta, dal punto di vista spirituale, ma anche materiale e statistico, non è così bellicoso e cattivo come sembra. In nessun periodo della storia la guerra ha coinvolto più del cinque per cento della terra, dieci-quindici per cento nelle due guerre mondiali. I mezzi di comunicazione di massa amano concentrarsi su quel cinque per cento che non va, mentre ignorano, banalizzano  ed escludono il restante novantacinque per cento che funziona. I notiziari ci fanno pensare che gran parte dell’esistenza su  su questo pianeta sia caratterizzata da guerre e sofferenze, quando in realtà la vita è spesso pacifica e meravigliosa. E’ interessante notare che la realtà su cui ci concentriamo si consolida. Tuttavia, nonostante i media sottolineino pesantemente la sofferenza, gli aspetti positivi sono più numerosi di quelli negativi. E’ un fatto oggettivo. … Quindi, sì, la realtà è diversa da come ce la raccontano, e da quello che vediamo, ma non è solo malvagità e cattiveria. Inoltre se non covate odio e paure, non è in grado di nuocervi. Il nemico non esiste, se non ci credete. Ciò non vuol dire che bisogna smettere di far emergere le realtà nascoste: non conoscere i retroscena delle cose e non interessarsi affatto a essi vi rende facili preda di manipolazioni. Ma una volta scoperti i fatti, non occorre temerli come vi minacciassero personalmente. Avete scostato la tenda e, solo con questo, indebolito i cospiratori, facendo crollare la loro messinscena. Il segreto è che, se non avete paura non possono farvi niente. …”

tratto da:”Universi paralleli del sé”, Frederick E. Dodson, ed. SPAZIO INTERIORE, maggio 2016.  titolo originale “Parallel Univers of Self”, Frederick E. Dodson, 2007

Uno col Divino

“Per migliaia di generazioni il Pensatore Immortale si affatica nella sua missione di guidare l’uomo-animale verso l’alto, finchè sarà capace  di diventare uno col Divino. Da una  vita egli ottiene, forse, un solo frammento per la sua opera; tuttavia, il modello finale è un tipo un pò meno animale di quanto lo fosse l’uomo quando ebbe accesso alla vita terrena. Su questo modello leggermente migliorato  sarà foggiato il prossimo uomo e da questi, alla sua morte, si otterrà un modello che è di nuovo un pò meno animale, per servire al prossimo corpo fisico e così via, sempre, continuamente, di generazione in generazione, di millennio in millenio; con molte retrogressioni costantemente riguadagnate, con molti insuccessi riparati, con molte ferite lentamente guarite. Tuttavia, arrivando più in alto e avanzando, con la diminuzione dell’aspetto “animale”   e con l’aumento di quello  “umano”: è  questa la storia dell’evoluzione umana; e questo è il compito lentamente eseguito dall’Ego che innalza se stesso all’umanità divina. A un certo punto, in questo progresso, le personalità cominciano a diventare trasparenti, a rispondere alle vibrazioni provenienti dal Pensatore, a percepire lontanamente che esse sono qualcosa in più che vite isolate e che sono legate  a qualcosa di permanente, di Immortale. ”

tratto da: “REINCARNAZIONE”, Annie Besant, BIS EDIZIONI, 2008