Arte Indaco
Da alcuni anni in Italia attorno all’esperienza della Bottega Indaco di Torino si sta svliluppando un movimento artistico sensibile ai temi della spiritualità e della nuova consapevolezza.
Luca Motolese, in arte Akira Zakamoto, dedica la sua attenzione pittorica ai volti dei Bambini Indaco e Cristallo, ritraendone il segreto magico delle loro espressioni.
Alla Galleria d’arte Anna Virando a Torino, in Corso Lanza 105, mostra
“Le età dell’oro. La ricchezza infinita negli occhi dei bambini”
personale di Akira Zakamoto il 4 maggio 2011
Bibliografia sui Bambini Indaco e Cristallo
“I Bambini Indaco” Lee Carroll e Jan Tober, Macro Edizioni, 2003
“L’Avventura Indaco-Cristallo”, Celia Fenn, ed. Stazione Celeste, 2008
“Segnali di Luce”, Steve Rother, ed. Stazione Celeste, 2010
“Il manuale dell’Errante” vol. I, ed. Stazione Celeste, 2010
Segnali di Luce
“…. Siate pazienti, prendetevi per mano, fate in modo che ognuno sappia di esser qui per una ragione. Non sareste qui se non aveste qualcosa di importante da fare. Semplicemente aspettate quella guida, aspettate quell’energia sulla spalla e anche se sembra che sia una vostra invenzione, solo se andate in quella direzione lo saprete. Abbiate coraggio di fare quei passi. Abbiate coraggio di andare avanti, perchè è questo che cambierà così velocemente Tutto Ciò Che E’. ”
tratto da “Segnali di Luce”, Steve Rother, ed. Stazione Celeste, pg.241
“Jorge” Akira Zakamoto
Ritratti da Akira Zakamoto gli splendidi bambini della Nuova Era.
http:/www./zakamoto.com
Invertire la tendenza
In questi giorni emozionati dalle notizie che ci arrivano dal Giappone, paese colpito dal terremoto e dallo Tzunami voglio portare un messaggio di speranza attraverso le parole dei Bambini Indaco e Cristallo canalizzati da Celia Feen. Si parla di fine del mondo davanti a certe immagini. E’ immediato pensare dopo l’ennesimo evento catastrofico all’Apocalisse descritta nelle Sacre Scritture. L’arrivo in massa sulla terra dei bambini Indaco e Cristallo avvenuta in questi ultimi ventan’anni è il segno per chi crede nell’invisibile che una inversione di rotta è in atto.
“… Ormai sul Pianeta vi sono molti Esseri Umani risvegliati che comprendono che la religione è una forza potente perché si è sviluppata intorno al bisogno umano di comprendere gli aspetti sacri e divini della vita. Essa fu creata per celebrare la vita umana e la sua relazione con la Natura e Tutto Ciò Che E’.
Nel tempo, però, si è trasformata in un sistema di controllo fondato sulla paura. Vi ha insegnato che la natura umana è cattiva e malvagia, e che vivere nello spirito è meglio di vivere in un corpo. Per questo avete iniziato ad essere insoddisfatti della vostra vita, desiderando piuttosto quella dello spirito.
E perdendo la gioia della vita materiale avete perso la presa sulla realtà fisica.
Vi siete creati la malattia e vite più brevi, perché in realtà non volevate più stare sulla terra. Avete inventato concetti di peccato e di karma per dare un motivo alle difficoltà della vita…. Avete iniziato a separarvi dal vostro pianeta considerandolo privo di valore, perché troppo materiale. … disprezzando la vita nella materia, veniva alimentato anche il disprezzo per la Terra. Si è iniziato così a considerarla malata ed esaurita, e quindi destinata a perire, e avete profetizzato la fine del mondo per tornare ad essere nuovamente liberi….. E’ tempo di realizzare che tutto questo è falso e che non avete bisogno di sentirvi imprigionati in questo sistema di credenza….
I programmi di estinzione non hanno successo perché a mantenere l’equilibrio c’è un sufficiente numero di Operatori di Luce e di Bambini Indaco-Cristallo. Tuttavia vogliamo che siate consapevoli del fatto che a meno che non siate totalmente risvegliati, tali programmi possono ancora condizionarvi, poiché essi possono generare particolari pensieri, sentimenti ed emozioni progettati per innescare disperazione a livello di massa….
Il Medio Oriente è il luogo in cui si sono originate molte di queste forme pensiero di estinzione, ed è anche il luogo in cui queste idee continuano a funzionare a pieno regime. Per questo tanti di voi attendono con inquietudine la Terza Guerra Mondiale e l’Armageddon finale.
Per favore dovete capire che non bisogna alimentare questa realtà. Mentre sempre più persone attuano la scelta della continuazione, il bisogno del conflitto mediorientale diminuirà, così come il conflitto stesso.: esso è necessario solamente in quanto il programma delle forme di pensiero per l’Armageddon lo richiede. …..
Vogliamo anche dirvi che chi ha scelto lo scenario della continuazione, ha concordato di promuovere il proprio corpo energetico al livello superiore. Molti voi hanno già compiuto la transizione, ma molti altri ancora devono passare attraverso questo processo. Chi l’ha già compiuta aiuterà, insieme ai Bambini Cristallo, coloro che devono affrontarla.
Tale processo implica la cura di tutte le ferite della vostra vita e del vostro Bambino Interiore e l’apertura del campo energetico che racchiude tutti i tredici chakra del nuovo Essere Angelico Umano Cristico, che è ciò in cui si stanno trasformando gli Esseri Umani.
Gradualmente, la Terra si colmerà di Esseri di Luce: Angeli umani multi-dimensionali, consapevoli di chi sono e del perché sono qui. Vivranno con il cuore aperto e condividendo e amando, onoreranno il Pianeta e creeranno un bellissimo Paradiso. Il Cielo in Terra non è poi così lontano. Infatti potrebbe manifestarsi nella vostra attuale esistenza. Ora è un momento difficile, poiché moli si trovano a cavallo tra le due realtà, ma in seguito essi fungeranno da Ponte, per molte persone, verso la Nuova Realtà.”
tratto da “L’Avventura Indaco-Cristallo. Bambini Indaco e Cristallo i pionieri della nuova era”
Celia Feen, ed. Stazione Celeste www.starchildglobal.com
Riflessione
“… il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore della opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione…”
Steve Jobs, dal discorso ai neo- laureati di Stanford, 2008
Dare sostegno
“…Dobbiamo convincerci che ogni essere è qui sulla terra per svilupparsi secondo le direttive della sua Anima, e solo della sua Anima, e che nessuno di noi deve interporsi ma deve incoraggiare il fratello nella sua evoluzione. Dobbiamo aiutarlo, dobbiamo accrescere le sue conoscenze, se ne abbiamo la possibilità, e offrirgli l’opportunità di progredire. Giusto come noi vorremmo che gli altri ci aiutassero a scalare le difficili ascese della vita. Siamo dunque pronti a dare una mano al nostro più giovane e più debole fratello, ad offrirgli la nostra esperienza migliore. ….. Tale dovrebbe essere il comportamento del genitore verso il bambino, del docente verso il discente, del compagno verso il compagno, donando cura, amore e protezione secondo i suoi bisogni e per il suo bene, senza tuttavia interferire, neppure per un attimo nella naturale evoluzione della sua persona, compito affidato solo al comandamento della sua Anima.”
Edward Bach “Guarisci te stesso. I Dodici Guaritori e altri rimedi” nuova IPSA editore, pg. 39
Giorgio VI da bambino
Nella foto Giorgio VI , Albert in secondo piano, con il fratello Edward 1908
Re Giorgio VI d’Inghilterra
Interessante l’analisi della personalità del Re Giorgio VI d’Inghilterra presa in esame dal film: “Il discorso del Re”. La pellicola diretta da Tom Hopper, nelle sale in questi giorni, descrive le difficoltà del re afflitto da una grave balbuzie e il percorso che lo portò alla guarigione. Giorgio VI, Alberto venne sovente descritto come pauroso ed incerto nelle sue azioni. I suoi genitori, il Duca e la Duchessa di York, erano sovente lontani dai loro figli e non potevano crescerli passo dopo passo, così come si richiedeva per le famiglie aristocratiche dell’epoca. Affidato alle cure poco amorose della sua tata, il principe venne forzato a scrivere con la mano destra, anche se era naturalmente mancino. Egli soffrì di cronici problemi di stomaco e di una leggera deformazione alle ginocchia che lo costrinse ad indossare spesso delle steccature correttive. La sua balbuzie manifestatasi fin dall’età di cinque anni, divenne per lui un grave problema, che gli impediva di parlare in pubblico. Viene spontaneo pensare agli effetti disastrosi di relazioni di attaccamento così fortemente compromesse. La mancanza di una figura di attaccamento valida e di cure amorose nella primissima infanzia, la forzatura nel caso della negazione della tendenza mancina del piccolo Albert portarono ad una serie di conseguenze inevitabili. Sentimenti di paura, angoscia, poca fiducia in se stesso si instaurarono pesantemente nella personalità del bambino e ne compromisero una futura formazione armoniosa.
La teoria dell’attaccamento di Bowlby
Uno degli aspetti più importanti della teoria di John Bolwlby è il riconoscimento della componente biologica del legame di attaccamento. Il comportamento di attaccamento ha infatti come funzione quella di garantire la vicinanza e la “protezione” della figura di attaccamento. Tali legami svolgono quindi una funzione fondamentale per la sopravvivenza dell’individuo. Secondo Bowlby, l’attaccamento è un qualcosa che, non essendo influenzabile da situazioni momentanee, perdura nel tempo dopo essersi strutturato nei primi mesi di vita intorno ad un’unica figura; è molto probabile che tale legame si instauri con la madre, dato che è la prima ad occuparsi del bambino, ma, come Bowlby ritiene, non sussiste nessun dato che avalli l’idea che un padre non possa diventare figura di attaccamento nel caso in cui sia lui a dispensare le cure al bambino. La qualità dell’esperienza definisce la sicurezza d’attaccamento in base alla sensibilità e disponibilità del caregiver (madre) e quindi la formazione di modelli operativi interni (MOI), che andranno a definire i comportamenti relazionali futuri. Con la crescita, l’attaccamento iniziale che si viene a formare tramite la relazione materna primaria o con un “caregiver di riferimento”, si modifica e si estende ad altre figure, sia interne che esterne alla famiglia, fino a ridursi notevolmente: nell’adolescenza e nella fase adulta il soggetto avrà infatti maturato la capacità di separarsi dal caregiver primario, ed a legarsi a nuove figure di attaccamento.
Cosa vogliono i bambini
Ci chiediamo cosa vogliono i bambini?
Indaco, cristallo, arcobaleno, bambini tristi e bambini allegri, anche bambini ormai cresciuti desiderano contatto, vicinanza fisica e spirituale, affettiva e emotiva.
Mi colpì durante il mio corso di laurea al DAMS di Bologna conoscere le tesi di uno psicanalista inglese di nome John Bowlby.
Secondo Bowlby all’inizio della vita l’essere nutriti equivale all’essere amati, il bisogno biologico legato all’alimentazione è presente insieme a un altro bisogno, anch’esso fondamentale quello di essere nutriti d’amore, di essere desiderati, voluti, accettati per quello che si è.
La relazione di attaccamento primaria si sviluppa secondo gli studi di Bowlby entro i primi otto mesi per completarsi definitivamente durante il secondo anno di vita.
“Le coccole, i giochi, le intimità del poppare attraverso le quali il bambino impara la piacevolezza del corpo di sua madre, i rituali dell’essere lavati e vestiti con i quali il bambino impara il valore di se stesso, attraverso l’orgoglio e la tenerezza della madre verso le sue piccole membra, queste sono le cose che mancano” (Bowlby) .
Prendere in braccio il proprio piccolo che piange allora è la risposta più adeguata, da parte della madre, ad un segnale di disagio del bambino: esso non si configura come un rinforzo nè come un comportamento che condiziona il piccolo rendendolo “viziato” come asseriscono i comportamentisti e i teorici dell’apprendimento sociale.
Molte donne per esigenze professionali ed economiche, riprendono a lavorare dopo una gravidanza quando il bambino entra nell’ottavo mese di vita, e di conseguenza lo inseriscono al nido. Proprio in questo delicato momento la relazione di attaccamento sta definendosi e il bambino comprende che quella è proprio la sua mamma. Ma la mamma lo lascia, temporaneamente, ma lo lascia, e il piccolo vive un’esperienza di abbandono. Anche se accudito dalle insegnanti, questo è quello che vive.
Penso debba essere sostenuto nell’etica della famiglia un nuovo modo di pensare, che dia modo alla donna, o anche all’uomo se lo vuole, di occuparsi dei propri figli a tempo pieno soprattutto nei primi anni di vita. Ne avrà giovamento lo sviluppo psicofisico del bambino e anche la realizzazione completa dell’individuo genitore. Queste modalità daranno modo di gettare le basi per una sana relazione di attaccamento che avrà positive ripercussioni in tutti legami affettivi che l’individuo andrà a definire in seguito.
vedi “Attaccamento e Perdita” John Bowlby, Bollati Boringhieri
Haiku
Notte di ghiaccio
Tengo stretta nel cuore
l’aspirazione alla Buddhità.
Kawabata Bosha tratto da “Il grande libro degli Haiku” I.Starace ed. Castelvecchi, pg.519
L’angolo dei bambini a NovArmonia
Il centro di Ben-Essere NovArmonia a Conselve in provincia di Padova, offre ai suoi clienti più piccoli un’accogliente spazio giochi dove il nostro consulente potrà vedendoli giocare e parlando con i genitori trovare i Fiori di Bach più adatti.
Per informazioni e prenotazione appuntamento telefonare alla responsabile del centro Annamaria Pivetta. NovArmonia di Annamaria Pivetta,Spazio Ben-Essere, via Terrassa, 33- 35026 – Conselve (PD) tel 349 1215334