Il cammino interiore come via di trasformazione.
“La metamorfosi interiore avviene a spirale, in maniera analoga a come la rappresentano i labirinti nelle chiese medievali. Non è una strada a senso unico, sulla quale vado sempre avanti, ma un procedere a spirale, in cui, apparentemente, torno con regolarità al punto di partenza, per proseguire con nuova energia…. L’espressione biblica per la trasformazione dell’uomo è quella della metanoia, della conversione, dell’inversione di marcia. La parola greca metanoia indica un cambiamento di mentalità. Pensando diversamente, indirizzando il mio pensiero in un’altra direzione, si trasforma tutta la mia esistenza. Attraverso un nuovo modo di pensare anche l’essere umano si rinnova. La conversione ha presente una strada sulla quale mi volto, prendo un’altra strada, faccio una curva, mi volto. La conversione presuppone che io abbia percorso una strada sbagliata. Spesso la falsa pista o la deviazione sono la condizione necessaria a una vera metamorfosi. …Chi guarda con più attenzione scoprirà come, in questo processo, anche al peccato spetti una funzione particolare. “Il peccato può diventare una forza motrice perchè l’essere umano si metta in cammino verso Dio. Può espellere l’essere umano dalla sua falsa sicurezza, portandolo al benefico riconoscere la verità su se stesso, può distruggergli le illusioni che si è fatto su se stesso e risvegliare in lui una fame autentica del vero bene che ha abbandonato. (Hermann Breucha) Se voglio cambiare strada, devo prima prendere in considerazione e accettare quella sbagliata che ho percorso. Devo conciliarmi con il mio peccato, che allora può essere trasformato in una felix culpa, come canta l’Exultet a Pasqua.”
tratto da “Confidare nella Trasformazione”, di Anselm Grün, ed. Queriniana
Cristo Risorto di Matthias Grünewald.
Amo profondamente questa immagine del “Risorto” che passa attraverso tutti i colori del “sangue” e del “fuoco”, e si fa “incandescente” verso l’alto. Dentro l’”aureola” che accende l’ “ottavo cielo”, quello che ancora non c’era, il Cristo sorride agli uomini e alle donne nel “terzo giorno”.
Pierangelo Sequeri
Mascherina protettiva in jersey. How to sew Face Mask | NO Sewing Machine
Mascherina protettiva in jersey da fare da soli a casa con una t-shirt, lavabile e riutilizzabile. Da una t-shirt che abbiamo in casa possiamo realizzare una pratica mascherina da utilizzare in questo periodo nei luoghi pubblici. E’ pratica perché può esser lavata e riutilizzata. Serve ritagliare un pezzo di tessuto jersey di misura cm.41x cm.23. Sul retro c’è una tasca dove inserire un filtro in carta da forno che aiuterà a fare ulteriormente da barriera. Un filtro morbido come un fazzotettino di carta più essere profumato con un’essenza balsamica.
guarda altre immagini per la spiegazione di come realizzarla su https://www.rosesfanees.it
Atmosfera di Pasqua
7 – 13 aprile Atmosfera di Pasqua
Quando dalle ampiezze universali
il sole parla al senso dell’uomo
e gioia dalle profondità dell’anima
si unisce alla luce nel vedere,
allora fluiscono dall’involucro del Sé
pensieri nelle lontananze dello spazio
e legano ottusamente
l’entità dell’uomo all’essere dello spirito.
tratto da: Calendario dell’Anima R.Steiner (Le date si riferiscono alla prima pubblicazione relativa all’anno 1912-1913; la Pasqua fu la domenica 7 aprile 1912)
Per scoprirci
“Attraverso il risveglio del senso della memoria possiamo percepire il nostro “corpo temporale”, cioè la nostra estensione reale e simultanea (non locale) nel tempo: in sostanza tutte le nostre vite, quelle che genericamente definiamo come “precedenti”, ma che sono anche parallele o addirittura future, dato che sono contemporanee. Il senso della memoria è consapevolezza, ovvero partecipazione. Ognuno di noi è tutte le esperienze che ha vissuto e che vivrà, in forme diverse, in corpi diversi, in tempi e in dimensioni diverse. Siamo un “punto di attenzione” in cui tutto è PRESENTE. Siamo una coscienza incarnata nel Tempo, prima ancora che nello spazio e nelle sue dimensioni possibili. Più che parlare di reincarnazione, come processo di risveglio, dovremmo dunque parlare di riconnessione. Risvegliando il senso della memoria ci rammentiamo certamente delle vite precedenti, ma non perché accediamo ad una registrazione mnemonica. ma perchè le stiamo vivendo contemporaneamente: noi siamo l’essenza che le accomuna e che le impiega come fossero sonde nel tempo e nella materia. Queste sono le nostre vite, le nostre “incarnazioni “: le sonde, i tentacoli della coscienza che ci da forma. Non accediamo ai ricordi, ma alla consapevolezza della nostra vita nella sua reale estensione che trascende l’attuale identificazione spazio-temporale e corporea. Dall’istante in cui ricordiamo chi siamo veramente e percepiamo il nostro vero corpo multidimensionale possiamo finalmente identificare e determinare quale linea di esistenza corrisponde alla nostra missione. E’ a partire da quell’istante che determiniamo non solo il presente ed il futuro delle nostre personalità d’anima, ma le stesse vite precedenti. Occorre pertanto superare l’impostazione e la logica sostenute, nella ricerca di vite precedenti, da processi, quali l’ipnosi regressiva, che non si basino sull’esplorazione di noi stessi alla ricerca della vita attuale, e da li aprirci a tutto il resto come naturale conseguenza del Risveglio. Immedesimatevi e sentite questa reale estensione di voi stessi, in tutti i tempi e in tutte le dimensioni dove la coscienza-che-siete si trova simultaneamente, nel passato, ora, nel futuro. Non c’è differenza, non c’è distanza: quello è il vostro “corpo”, quella è la vostra identità reale, di cui ogni vita non è che un senso, un arto, una finestra sui mondi del possibile che siamo venuti a scoprire, per scoprirci. Usate il respiro, usate il corpo tutto per sentire questa espansione, per percepire la nuova consapevolezza.”
tratto da:”Anima e Realtà”, Carlo Dorofatti, NEXUS edizioni, 2011.
Coloro che hanno l’amore hanno tutte le cose
” E ancora qualcosa quell’Evangelium: “Coloro che hanno l’amore hanno tutte le cose e senza amore nulla esiste che valga alcunché. Ciò che viene riconosciuto come verità si conservi nell’amore, perché la dove non c’è amore, la verità è lettera morta, non vale nulla.”…”
tratto da “DIARIO. 1941-1942.”Edizione integrale, Etty Hillesum, Adelphi, 2012
In una fessura
In una fessura, tra le pietre del marciapiede, un po’ impolverate dalla strada sbucano le violette… già da dieci giorni presenziano la primavera che come sempre puntuale arriva
…. il complicarsi e il dispiegarsi
” E adesso un paio di cose dall’Evangelium des vollkommenen Lebens ” Vangelo della vita perfetta”: ” Perche’ attraverso il complicarsi e il dispiegarsi si compirà la redenzione del mondo, attraverso il calarsi dello spirito nella materia e l’ascesa della materia nello spirito, nei secoli dei secoli”
tratto da “DIARIO. 1941-1942.”Edizione integrale, Etty Hillesum, Adelphi, 2012
Ostara
“Nella sua forma Berkana ricorda il corpo di una donna incinta vista di profilo, con la sua panciona e il seno turgido, pieno di latte, ed è infatti associata alla primavera, alla festa di OSTARA (Pasqua) e al culto della fertilità, rappresenta la nuova vita, la fioritura degli eventi. E’ una runa di purificazione, di rinnovamento, di sessualità, di morte e di rinascita. … Immagine vivente della Dea, simile alla Luna, la donna cresce decresce, dall’adolescenza alla senilità, in un ciclo eterno ininterrotto, la fanciulla-luna-crescente diventa madre-luna-piena e infine anziana-luna -calante, per sparire poi Dali cielo per qualche giorno e ritornaresotto form di nuova fanciulla. “
tratto da:” Runemal. Il grande libro delle Rune”, U.Carmignani e G. Bellini ed. L’Età dell’Acquario
Berkana
UN NUOVO INIZIO, LA CONCRETIZZAZIONE, LA REALIZZAZIONE
Guarda la dolce curva del ventre di una donna
Quando trepida attende il primogenito.
Ascolta il canto della Primavera
Che scioglie il ghiaccio del ruscello.
Contempla il presagio di nuove imprese
Avvolto nel sudario del guerriero.
Parole chiave
Fertilità, donna, amore, nascita, riproduzione, crescita, guarigione, recupero, ringiovanimento, bambini, nuovi inizi.
tratto da:https://www.runemal.org/it/berkana