L’Io celeste

“Secondo le credenze del giudaesimo, come anche secondo le credenze cristiane, le anime risorgeranno nell’ultimo giorno di questo tempo limitato, per entrare in una vita eterna. Secondo Gesù invece tutto deve e può risorgere, ogni singolo avvenimento, e non in un futuro vago ma già da ora, nel Grande Tempo che in ogni istante é. […]

Il risveglio del Dio Interiore

“L’evoluzione dell’uomo è, prima di tutto, l’evoluzione della sua coscienza e può essere considerata come lo sviluppo in lui di quei poteri e di quelle possibilità che non si sviluppano mai in modo meccanico, ma sono la conseguenza dell’esercizio della sua volontà e della sua azione consapevole. L’anima è la vivificazione della scintilla divina in […]

Venerdì 7 gennaio 1944 29° COLLOQUIO CON GITTA

“Vi parlo della culla della gioia. Odio, fuoco, veleno, ecco la culla della gioia. Il mondo creato è il SUO corpo. Può il male esistere in LUI? La bile, anche la bile è fonte di gioia, e tutta via è un veleno. (L’Angelo -me ne sono accorta e ne sono affascinata -ama insegnarci a partire […]

Lo scopo per il quale stai lavorando

“Ti sei descritto come uno che vive a un passo dalla povertà: ti guardo e vedo qualcosa di totalmente diverso, vedo una persona che si trova a un passo dalla casa di un ricco! Ti senti di essere al soldo dell’oblio, e Io ti vedo come chi sia al soldo del Nirvana. Ora molto dipende, […]

Il linguaggio del silenzio

“Amicizia evoca il pensiero di un dialogo ininterrotto, infinito: continua anche quando non ci si vede, non ci si incontra, non ci si parla. Quando ci si rivede con una persona amica, di colpo si cancella il silenzio e si cancella l’assenza: riprende da subito, in tutta spontaneità, il colloquio solo apparentemente perduto ma, in […]

Non era l’allodola, era l’usignolo che trafisse il tuo orecchio timoroso

[III. v.] Entrano ROMEO e GIULIETTA, in alto, al balcone GIULIETTA Vuoi andare già via? Ancora è lontano il giorno: non era l’allodola, era l’usignolo che trafisse il tuo orecchio timoroso: canta ogni notte laggiù dal melograno; credimi, amore, era l’usignolo. ROMEO Era l’allodola, messaggera dell’alba, non l’usignolo. Guarda, amore, la luce invidiosa a strisce […]

Segni numinosi

” E tu cantami ora , casta diva, la trama della vita che s’impiglia nei tuoi riflessi, fa che sopravviva in me la quotidiana meraviglia rosa d’inverno, luce che germoglia da quei cocci  aguzzi di bottiglia. O padre, guarda, sono foglia che sente la stagione più temuta avvicinarsi diventare spoglia ogni parola  che sarà perduta […]

Il metodo corretto per usare se stessi

“Sono convinto che non ci sia nessuna differenza essenziale tra il cosiddetto genio e tutti gli altri, tranne che il “genio” scopre il metodo corretto per usare se stesso, a volte per circostanze fortunate, ma più spesso perché lo ha cercato. Una volta trovato questo metodo e presentato  chiaramente il nuovo schema, molti altri possono […]

Un nucleo preverbale

…” a tutto l’invisibile in cui credo può dare forma solo la parola, in lei si manifesta la poesia, e dunque non è altro che un linguaggio, come Raboni aveva teorizzato, ma non nell’eccezione del Tractatus, ovvero la raffigurazione logica del mondo, per Wittgenstein l’identità con il pensiero che esprime con le sue proposizioni i fatti […]

Ogni volta che creiamo…

“Aldilà è tutto ciò che si apre al di là di ciò che sappiamo sapere, ciò che sappiamo di volere, di ciò che sappiamo di essere – e che non è ciò che veramente sappiamo, e che vogliamo, e che siamo. Entriamo nell’aldilà non soltanto durante certe esperienze “spirituali”, estatiche, ma anche ogni volta che […]

La presenza è li in assenza di “te”

J: Tutto viene registrato. Senza sforzo. Pensiamo di essere noi a udire, vedere, respirare. In realtà tutto questo sta semplicemente succedendo, con facilità e senza sforzo. Esiste un’intelligenza qui che è totalmente al di là della mente. La mente non ha nessuna speranza di poterla afferrare. E’ ciò che fa battere il cuore. Ciò che […]

C’è soltanto quello che succede adesso

” C’è soltanto quello che succede adesso, tutto il resto svanisce in sottofondo. In questo, nel qui e ora, tutto è compiuto. Si vede che la vita è già completa, e in quella visione ciò che non è reale semplicemente svanisce, si brucia, anche se può sembrare che ci voglia del tempo; ma nella chiarezza si […]

Ci sono tempi per esplorare la strada maestra, e tempi per scrutare le vie laterali.

«La doppia vita di ogni ricerca, il suo doppio piacere e il suo doppio dovere, starebbe in questo: non perdere la pazienza del metodo, la lunga durata dell’idea fissa, l’ostinazione delle preoccupazioni dominanti, il rigore delle cose pertinenti; ma non perdere neppure l’impazienza o l’impertinenza delle cose fortuite, il tempo breve delle scoperte, l’imprevisto degli […]

Il tempo del mondo

«Non conosco alcun metodo che abbia mai aperto la strada a qualche invenzione; né alcuna invenzione trovata con metodo. Al contrario, il rischio ingenerato dall’esodo, termine opposto al metodo, va verso biforcazioni talvolta ricche di una informazione inattesa […]. Metodica e ordinata, la ragione segue delle leggi, mentre l’invenzione, esodica (1), contingente, caotica, va come […]

1695

Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte – eppure tutte queste son folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare […] che è un’anima al cospetto di se stessa – Emily DICKINSON, Tutte le poesie, a cura di M. Bulgheroni, Mondadori, Milano 1997 (prima ed. originale 1914)

Nessuno dei due principi è subordinato all’altro

“Il compito di sostenere la vita era il motivo dominante nell’immaginario mitico dell’Antica Europa, per cui la rigenerazione era una delle manifestazioni più importanti. Naturalmente la Dea che era responsabile della trasformazione dalla morte alla vita diventava la figura centrale del pantheon degli dei. Lei, la Grande Dea, era associata al crescente lunare, a disegni […]

Il serpe eterno annodando i principi

P R O L O G O L’antro de L’eternità. La natura, L’eternità, Il destino. LA NATURA Alme pure, e volanti, che dal giro, che forma il serpe eterno annodando i principi, uscir dovete, scese, giuste sedete, fatte aurighe, al governo de corpi misti, e post’il freno al senso, i spazi della vita correte illustri, acciò virtù sul dorso qui vi ritorni, terminato il corso. L’ETERNITÀ Chi qua sale immortale vive vita infinita, divinizza la Natura. Ma sassosa faticosa è la via, che qui invia, è la strada alpestra, e dura. tratto da: La CALISTO. Dramma per musica. testi di Giovanni Faustini musiche di Francesco Cavalli 1651