” Se tu fuggissi, la Terra diverrebbe ingrata; gli animali, nemici fra loro; il sole, foco malefico; e il Mondo, pianto, terrore e distruzione universale. (…) “Illusioni!” grida il filosofo. “Or non è tutto illusione? tutto! Beati gli antichi che si credeano degni de’ baci delle immortali dive del cielo; che sacrificavano alla Bellezza e alle Grazie; che diffondevano lo splendore della divinità sulle imperfezioni dell’uomo, e che trovavano il bello e il vero accarezzando gli idoli della loro fantasia! Illusioni! Ma intanto senza di esse io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancora di più) nella rigida e nojosa indolenza: e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele.”
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, lettera del 15 maggio 1798
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