“Si può conoscere l’Infinito solo con una facoltà superiore alla ragione, entrando in uno stato in cui il sé finito non esiste più, in cui l’essenza divina ci viene comunicata. Questa è l’estasi. E’ la liberazione della mente dalla sua consapevolezza finita. Il simile può conoscere solo il simile; nel momento in cui si cessa di essere finiti, si diventa Uno con l’Infinito. Nella riduzione della tua anima al suo sé più semplice , la sua essenza divina, si realizza questa unione, questa identità.”
Plotino lettera a Flacco
Solo per precisione e a titolo di curiosità per il lettore lascio un appunto. Purtroppo la (bella) lettera a Flacco attribuita a Plotino è stata scritta da un autore di fine ottocento / inizio novecento, tale R. A. Vaughan. Nel leggerla mi aveva insospettito l’eccessiva similitudine con i temi dell’idealismo moderno. Ed infatti dal testo di William Ralph Inge, The philosophy of Plotinus, vol. I, ho potuto sapere che Plotino non ha mai scritto la lettera, ma è una “invenzione” filosofica di Vaughan. Il libro di Inge si può scaricare cercandolo so archive dot org.
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