“La teoria del gene egoista stabilisce che un bambino piccolo o uno scimpanzé sarebbe disposto ad aiutare solo se potesse ricavarne qualcosa per sè, ma i risultati sperimentali, sconvolgono tale teoria: dodici dei diciotto scimpanzé e sedici dei diciotto bambini andarono a prendere il bastoncino e lo sporsero all’estraneo quando cercava di prenderlo, indipendentemente dal fattori ricevere una ricompensa. In realtà, la ricompensa non sembrò avere alcun rapporto con l’aumento della percentuale di aiuto: sia i piccoli di scimpanzé che quelli umani cercarono automaticamente di aiutare. …… Gli stessi circuiti celebrali che ciascuno di noi possiede per prendersi cura dei propri bambini è chiamato a rispondere alle sofferenze degli altri. Prendersi cura degli altri, seppure estranei, è automatico e fondamentale alla nostra biologia. … Un team di neuroscienziati dell’Istituto Nazionale della sanità del LABS-D’OR Hospital Network di Rio de Janeiro ha scoperto che quando si riceve una sostanziosa ricompensa monetaria o si fa una sostanziosa offerta caritatevole, si attiva la stessa parte del cervello, la via mesolitica della ricompensa, un sistema primitivo che viene eccitato quando si mangia o si fa sesso. Sia il ricevere qualcosa che il dare qualcosa sono fonte di grande piacere, ma quando facciamo una donazione caritatevole, si attiva un’altra parte del cervello: la corteccia subgenuale o parte settale, associata alla creazione dei legami e all’attaccamento sociale. Questo potrebbe indicare che un impulso a compiere qualcosa di altruistico è intrinseco al nostro bisogno di connessioni. Com’è ormai dimostrato, l’altruismo non è socialmente indotto bensì cablato dentro di noi, destinato a essere altrettanto essenziale e piacevole del mangiare e del fare sesso. Siamo fatti per sentirci bene quando facciamo del bene, e il fare del bene sembra scaturire dal nostro istinto a creare un Legame tra noi. …Ma la cosa più importante è che quando i partner cooperavano esibivano entrambi un’attività nel nucleo caudato e nella corteccia cingolata anteriore, le stesse aree del cervello che si attivano quando si riceve una ricompensa o si attraversa un’esperienza piacevole. Il lavoro in collaborazione con qualcun altro letteralmente si ricompensa da solo.”
tratto da: “The Bond, Il legame quantico”, L: MCTaggart, ed. Macroedizioni
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