Stamattina sono andata a comperare un biglietto del treno in agenzia viaggi. Sbadatamente sono entrata e ho lasciato la bicicletta parcheggiata senza chiuderla con il lucchetto. Sono abituata a Milano, per pochi minuti si può fare. Pochi istanti e alle mie spalle un ragazzo è salito sulla bicicletta è se l’è portata via. La proprietaria dell’agenzia viaggi ha gridato, sono accorsi un signore anziano con uno scuter e un ragazzo in bicicletta. Ci hanno chiesto cosa fosse successo. Abbiamo spiegato. Siamo rientrate in agenzia. Dopo poco è ritornato il ragazzo, ci ha detto che si chiamava Iury. Iury era indignato. Yury è un ragazzo ucraino che frequenta la seconda liceo scientifico qui a Padova. Preso dalla rabbia per la scena alla quale aveva assistito ha preso la bicicletta e si è fatto il giro dell’isolato perchè voleva ritrovare la mia bicicletta. Sentivo che il gesto di quel ragazzo-ladro in qualche modo aveva infangato il buon nome di quel giovane cavaliere. Con Silvia, la proprietaria dell’agenzia, avevo parlato poco tempo fa dei Bambini Indaco e Cristallo. Iury mi ha fatto pensare a uno di questi ragazzi. Il suo slancio, la sua sete di onestà e giustizia sono bellissimi e commoventi per me. Mai avevo trovato sulla mia strada un cavaliere così impavido. Grazie Iury, sono commossa. Annamaria
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