” Il nome Hewhà appare come un grado inferiore del nome divino e del suo potere, come un’emanazione materna di Dio, è colei che, invisibile, trasmette e trasforma, con fatica lo spirito vitale, da un grado dell’essere a un altro grado dell’essere, da una forma all’altra, da una realtà all’altra, facendolo nascere sempre di nuovo -quello stesso spirito che nel nome divino si trasmette infinitamente da se stesso a se stesso, he della he, Spirito dello Spirito, Vita della Vita, chiuso in sé. Aishà-Hewhà è colei che fa nascere l’uomo sulla terra, e l’uomo nell’uomo, e la conoscenza nell’uomo. Ed è sia nell’uomo sia in Dio, è ciò che continua a congiungere l’uomo a Dio, anche he dopo la discesa sulla terra.”
tratto da: “I maestri invisibili”, Igor Sibaldi, Oscar Bestsellers misteri.2021
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