“Attraverso il risveglio del senso della memoria possiamo percepire il nostro “corpo temporale”, cioè la nostra estensione reale e simultanea (non locale) nel tempo: in sostanza tutte le nostre vite, quelle che genericamente definiamo come “precedenti”, ma che sono anche parallele o addirittura future, dato che sono contemporanee. Il senso della memoria è consapevolezza, ovvero partecipazione. Ognuno di noi è tutte le esperienze che ha vissuto e che vivrà, in forme diverse, in corpi diversi, in tempi e in dimensioni diverse. Siamo un “punto di attenzione” in cui tutto è PRESENTE. Siamo una coscienza incarnata nel Tempo, prima ancora che nello spazio e nelle sue dimensioni possibili. Più che parlare di reincarnazione, come processo di risveglio, dovremmo dunque parlare di riconnessione. Risvegliando il senso della memoria ci rammentiamo certamente delle vite precedenti, ma non perché accediamo ad una registrazione mnemonica. ma perchè le stiamo vivendo contemporaneamente: noi siamo l’essenza che le accomuna e che le impiega come fossero sonde nel tempo e nella materia. Queste sono le nostre vite, le nostre “incarnazioni “: le sonde, i tentacoli della coscienza che ci da forma. Non accediamo ai ricordi, ma alla consapevolezza della nostra vita nella sua reale estensione che trascende l’attuale identificazione spazio-temporale e corporea. Dall’istante in cui ricordiamo chi siamo veramente e percepiamo il nostro vero corpo multidimensionale possiamo finalmente identificare e determinare quale linea di esistenza corrisponde alla nostra missione. E’ a partire da quell’istante che determiniamo non solo il presente ed il futuro delle nostre personalità d’anima, ma le stesse vite precedenti. Occorre pertanto superare l’impostazione e la logica sostenute, nella ricerca di vite precedenti, da processi, quali l’ipnosi regressiva, che non si basino sull’esplorazione di noi stessi alla ricerca della vita attuale, e da li aprirci a tutto il resto come naturale conseguenza del Risveglio. Immedesimatevi e sentite questa reale estensione di voi stessi, in tutti i tempi e in tutte le dimensioni dove la coscienza-che-siete si trova simultaneamente, nel passato, ora, nel futuro. Non c’è differenza, non c’è distanza: quello è il vostro “corpo”, quella è la vostra identità reale, di cui ogni vita non è che un senso, un arto, una finestra sui mondi del possibile che siamo venuti a scoprire, per scoprirci. Usate il respiro, usate il corpo tutto per sentire questa espansione, per percepire la nuova consapevolezza.”
tratto da:”Anima e Realtà”, Carlo Dorofatti, NEXUS edizioni, 2011.
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