….”..nessuna bella storia è scevra da avversità. E’ strano, è come se tutto sostenesse che la Luce, la Bellezza e anche ciò che è Buono abbiano necessariamente bisogno di una forza contraria per manifestarsi…”Penso che ci siano esseri dotati di capacità distruttive, e che queste capacità siano usate dalla Vita per costringere chi vuole crescere in coscienza a coltivare la fermezza. Quelle persone, a loro insaputa negli anni diventano per noi veri e propri maestri.”…. “Chi può mai vivere al posto dell’altro e forzarlo ad adottare le nostre ragioni, le nostre reazioni, la nostra sensibilità? Nessun essere può addossare le proprie verità a un altro. Il rispetto … è come un frutto che matura; nasce quando la stagione è propizia, e mai prima che il tempo glielo consenta. E poi non rispettare l’altro sarebbe come non rispettare in primo luogo l’ordine del mondo. Gli atti altrui sono sempre responsabilità dell’altro, ed è probabile che ci troviamo dinnanzi a lui solo perché possa confrontarsi con le sue scelte, con i suoi atteggiamenti… mentre, dal canto nostro, viviamo un’opportunità analoga per misurarci con noi stessi”
tratto da : ” Akhenaton, il folle di Dio”, Daniel Meurois-Givaudan, ed. Amrita, 1998
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