“Un uomo di fede, assorto nella fede, coi sensi controllati, ottiene conoscenza e, avendo ottenuto la conoscenza, ben presto raggiunge la pace suprema. Ma l’uomo ignorante, che è privo di fede, va pieno di dubbi alla distruzione. Per il sé dubbioso non esiste, né in questo mondo né l’altro, né la felicità. Colui che mi adora, pieno di fede, con il sé più intimo, assorbito in me, quello tra tutti gli yogin Io considero il più completamente integrato in me. Gli uomini, o Arjuna, che non hanno fede in questa Via di Verità non ottengono me, ma ritornano al cammino della morte che ricorre in eterno. Ma quegli uomini di fede che fanno di Me la loro meta aderendo alla Verità, a me essi sono particolarmente cari, miei amati devoti. La fede di ogni uomo o Arjuna, é in accordo con la sua natura. L’uomo è fatto di fede, come è la sua fede, così egli è. Questa triplice austerità praticata con fede dagli uomini di mente equilibrata, che non aspettano alcuna ricompensa è detta “pura”. Senza fede, qualunque offerta o dono venga fatto o lavoro svolto, penitenza compiuta, essi sono considerati “non-essere” ora e sempre.”
tratto da: “I Veda. Bhakti. BG IV, 39-40.” Raimon Panikkar. BUR Rizzoli Classici
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