“L’Essere essenziale non è privilegio di nessuno ma bene di tutti, così come il profumo di un roseto non appartiene a nessuno dei fiori che lo emana, ma è l’essenza generica dell’insieme.
Quando una persona arriva a dissolversi nell’Essere essenziale, si verifica quella che nei Vangeli, si definisce “trasfigurazione”. La carne perde il peso della sofferenza, le emozioni diventano sublimi, i pensieri fluidi e i desideri gioia di vivere. Questa trasfigurazione può essere permanente, oppure occasionale, ma anche in quest’ultimo caso lascia un retrogusto che consente di ritornarci sempre più spesso. Nel momento in cui tale stato diviene permanente, l’Essere essenziale si richiude attorno alla personalità, e come l’abbraccio di una madre sostiene teneramente l’ego personale e transpersonale: questa persona che porta il mio nome esiste, questa persona che porta il mio nome morirà, ma in fondo questa persona che porta il mio nome ed è mortale non esiste. Questo è il messaggio di tutte le grandi tradizioni spirituali.”
Tratto da:”Metagenelogia”, Alejandro Jodorowsky, Universale Economica Feltrinelli
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