“Se il Sole scaldasse la Terra, anche gli altri Pianeti, anche lo Spazio, anche…tutto il resto avrebbe temperature elevate o se non altro simili alle nostre. Invece, salendo qualche chilometro rispetto alla superficie terrestre, si gela, si scende sotto zero e la Vita diviene impossibile. E’ la Terra che “permette” al Sole di scaldarla e di generare Vita nel suo interno. Il Sole emette calore, energia…nella sua natura è insita una qualità che lo rende unico: “l’orientamento”. Riesce a raggiungere qualsivoglia luogo, ovunque. Fino al punto in cui la fisica glielo permette…ma orienta e si orienta. La Luce del Sole orienta…dà una direzione. La Terra, la Madre Terra, accoglie questa energia. Non la può giudicare, non può cambiare la direzione dei raggi. Non modificarne la potenza. Può solo creare il “clima”, l’atmosfera adatta e più adatta, affinché i raggi solari, il loro calore, la loro energia possano trasformarsi in Vita. E’ la Terra che “permette al Sole” di scaldarla…generando il clima. Nelle nostre Vite, che lo si voglia o meno, il gioco amoroso tra Sole e Terra si ripropone ogni giorno. In ciascuno di noi sono presenti l’uno e l’altro sotto forma di orientamenti sessuali, di relazione…emotivi, ideativi. Possiamo scegliere chi nutrire. Come lupi che si nutrono da una stessa mangiatoia, possiamo alimentare l’orientamento o il clima… Essere “orientanti” o “climatici”. Servono l’una e l’altra, ma ognuno, che si voglia o meno, ha un suo ruolo bio-logico. L’uomo, per struttura e forma, per ideazione ed emozione, per ruolo sociale e sessuale è la forza orientante…indica al clan dove andare…la donna, dolce e morbida, seducente e disponibile, accoglie e sceglie la modalità per realizzare l’orientamento. L’uno senza l’altro sono energie sterili. Il maschio, il Sole ha il compito di Ad-Orare…di condurre alla bocca e attraverso la bocca la sua Donna, il suo femminile. La venerazione intesa come quella del Sole che ogni giorno bacia con i suoi raggi la superficie terrestre, e quando la Terra gli volta le spalle, comunque rimane lì pronto a scaldarla. L’energia del Sole c’è…non serve la presenza fisica. La Terra sa che c’è. Anche quando, durante la notte, la Vita gli nega la sua presenza e il buio avvolge tutto…la Donna sente l’Uomo. La presenza fisica scalda la Terra, scalda la Donna, ma il calore che trattiene le basta la notte per “sapere che c’è”. “Oro” è una radice latina che riconduce alla bocca…ma anche all’oro, materiale di grande valore…il Sole ad-ora la Terra, come l’Uomo la Donna. E’ una modalità, o forse, la “modalità” con cui dare il massimo valore alla donna: portarla alla propria “bocca”. In bocca mettiamo ciò che ci nutre, ciò che ci dà la Vita, solo le cose che ci piacciono e per noi preziose. Con la bocca, le labbra, baciamo, parliamo. E’ l’ingresso, la cavità più preziosa per la sopravvivenza… La Terra, con il suo clima, accoglie un’energia che diversamente sarebbe caotica e dispersa, oltre che sprecata e le permette di generare Vita…”sos-tenendola”. E’ tenendo sotto e sostenendo la forza e l’orientamento del maschio che si crea la Vita. L’assenza di giudizio e la gioia di accogliere il sé l’energia maschile. Stiamo perdendo tutto questo…stiamo perdendo ogni forma di identità sessuale. Maschi e femmine incapaci di fare l’Uomo e la Donna. E sembra quasi giusto così. Accuse di moralismo o etica…emanate da menti ignoranti totalmente le minime regole bio-logiche. La Vita si regge nell’abbraccio tra femminile e maschile, tra Uomo e Donna, tra Sole e Terra. Ma ognuno deve avere il suo ruolo. Lasciare che sia la mente a dire quale sia l’uno o l’altro per convenienza sociale è stupido oltre che determinare, a breve, l’estinzione di una specie che in questo Pianeta si sta dimostrando aliena. Pensare che uno possa sostituire l’altro…frustrante. Credere che vi sia una “par condicio” sciocco: siamo diversi e siamo progettati per fare cose diverse, in modo diverso, in momenti diversi. Mancano Uomini, mancano maschi in grado di fare orientamento. Felici e capaci di orientarsi ed orientare, di prendere decisioni. Mancano maschi che facciano l’uomo…mancano uomini che vogliano ad-orare le loro donne. Che si realizzano nel dare una direzione, nel gestire la coppia, il clan, la Vita. Mancano Donne, mancano femmine capaci di “fare e gestire il clima”. Entusiaste e realizzate nel dare Vita e nell’amare quel nido di cui sono “matrone”. Mancano donne calde, seduttive, accoglienti, amorevoli a cui “basta” il loro uomo. Mancano donne felici solo di essere le donne dei loro uomini. Cosa lega queste due parole ? Un verbo: “man-tenere”. Tenere per mano, tenere in mano e sul palmo della mano. Un uomo dovrebbe man-tenere la propria donna, tenerla per mano, in mano e sul palmo della mano. E lei permetterglielo, felice che ciò accada. Ad oggi invece, sempre più si vedono coppie di fatto, che fanno coppia e non sono coppia. Con ideazioni di Vita diverse se non opposte. In cui l’Uomo della coppia è lei, lui fa il sottomesso per quieto vivere. O fanno vite parallele incrociandosi per casa di tanto in tanto. Coppie in cui il desiderio per l’altro è a spot, quando ne ho voglia…non è quel raggio che bagna e accarezza la Terra ogni giorno, ad ogni ora. Quel desiderio che scalda, ogni minuto. Senza sosta e stanchezza. Senza peso…Coppie che “devono trovare il tempo per il desiderio l’uno dell’altro”. Sempre più uomini e donne (se di questo possiamo parlare) si uniscono, sposano e fanno figli non tanto perché lo sentono e vogliono, ma per meritare l’amore dei genitori e del clan. Come il Sole dovesse “meritare” la Terra o viceversa. Per questo ci estingueremo come specie: perché manca la Luce che ci rende autentici e neppure di fronte a tanta evidenza riusciamo a togliere il muro dell’orgoglio…orgoglio che ci rende coglioni a giorni alterni…ipocriti negli altri. Per cambiare una cosa è necessario vederla, poterla vedere e saperla vedere.”
Tratto da l’augurio di Natale 2020 del dottore Matteo Penzo della Scuola del Sintomo Daleth
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