“L’idea della svolta è indicata dal fatto che, quando ormai le linee scure hanno spinto fuori dall’alto tutte le chiare, c’è di nuovo una linea chiara che entra nel segno dal basso. Il tempo delle tenebre è passato. Il solstizio d’inverno reca la vittoria della luce. Il segno è coordinato all’undicesimo mese, al mese del solstizio (dicembre- gennaio). Da un tempo di decadimento viene la svolta. Riappare la luce forte che prima era stata scacciata. Vi è movimento. Questo movimento, però non ha nulla di forzato. Il trigramma superiore K’un ha per carattere la dedizione.
Si tratta dunque di un movimento naturale, generato spontaneamente. Perciò trasformare il passato è facilissimo. Cose vecchie vengono eliminate, cose nuove introdotte; e tutto corrisponde al tempo e perciò non reca alcun danno. Si formano associazioni di persone con idee affini. E questo aggregarsi avviene pubblicamente; esso corrisponde alla situazione del tempo e perciò ogni aspirazione particolaristica risulta esclusa; né queste unioni danno luogo ad alcun errore. Il ritorno è inerente al corso della natura. Il movimento è circolare, e l’orbita è conchiusa. Non c’è quindi bisogno di precipitare le cose con artifici: tutto viene da sé, quando il tempo è maturo. Questo è il Tao di cielo e terra. Tutti i movimenti si compiono in sei stadi. Il settimo stadio reca poi il ritorno. Così nel settimo mese dopo il solstizio d’estate, a partire dal quale l’anno digrada, viene il solstizio invernale; così nella settima ora doppia dopo il tramonto il sole risorge. Perciò il sette è il numero della luce giovane, e nasce poichè il sei, il numero delle grandi tenebre, si accresce di uno. Allora il movimento giunge allo stato di quiete.”
tratto da “I Ching Il Libro dei Mutamenti”, a cura di Richard Wilheilm, ed.ADELPHI pg. 140
RSS feed for comments on this post. / TrackBack URI