“Esistono quattro sfere d’azione umana, nelle quali l’individuo si abbandona pienamente allo spirito reprimendo ogni espressione delle vita personale: la conoscenza, l’arte, la religione e la dedizione amorevole e spirituale rivolta ad una personalità. Chi non vive almeno in una di queste quattro sfere non vive del tutto. La conoscenza consiste nella dedizione all’universo dei pensieri, l’arte nella contemplazione, la religione si rivolge all’anima e al sentimento, l’amore nella concentrazione di tutte le forze spirituali su un essere che ci appare come una preziosa entità dell’intero universo. La conoscenza è la forma più spirituale, mentre l’amore costituisce la forma più sublime della dedizione altruista, poiché l’amore è un’autentica luce del cielo nella vita quotidiana. La devozione, l’autentico amore spirituale, nobilita il nostro essere fin nelle sue fibre più profonde, elevando tutto ciò che vive in noi. Questo amore puramente devoto trasforma la vita anemica in un’altra vita imparentata con gli spiriti dell’universo. Vivere in questa sublime accezione significa creare in sé il soffio della vita di Dio, laddove solitamente non albergano altro che l’egoismo più detestabile e la passione più irrilevante. Bisogna avere qualche nozione sulla santità dell’amore; solo allora si potrà parlare di devozione.”
tratto da: Credo – Il singolo e il Tutto. 1888 circa. Contenuto in “Rudolf Steiner Massime Antroposofiche”. Ed. Antroposofica, 1983
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