“l’Io nel Vangelo, è il vero protagonista. E il suo vero antagonista è un Noi, che sempre gli si contrappone. Il vangelo è veramente la narrazione epica del duello tra queste due diverse dimensioni dell’identità umana: l’Io si impersona in Gesù, e il Noi in vari gruppi, più o meno compatti e forti – I farisei, i giudei, i sommi sacerdoti, i fratelli di Gesù, le guardie del Tempio, i soldati, la folla, gli stessi discepoli. Ed è un duello che si combatte sempre e da sempre nella vita di ogni individuo, e il cui esito è in ogni istante in sospeso. In ogni istante a ognuno tocca scegliere, spiega Gesù: o con l’Io, o con il Noi. Tra l’Io e il Noi non può infatti esservi accordo, e nemmeno comunicazione. …L’Io è, secondo Gesù, un principio di identità umano e divino al tempo stesso: è in ognuno, è la piena coscienza che un uomo può avere di sé, e Dio, dice Gesù, ne è il Padre e la guida in ogni istante, se l’uomo ha il coraggio di accorgersene. Il Noi è invece un prodotto di questo mondo, ed è un altro principio di identità. Gli uomini entrano in un Noi, e diventano il Noi, quando abbandonano l’identità dell’Io: non osano esserla, ne hanno come paura, vertigine, e per paura e per vertigine si fondono nel Noi, per ripararsi in esso. I Noi in cui ci si può fondere sono molti – la nazione, la razza, la Chiesa, la famiglia, l’azienda, il partito – e costituiscono sempre, in ogni epoca, in strutture gerarchiche, in cui i Noi meno autorevoli si volgono e si sottomettono ai Noi di maggior prestigio. E’ una realtà che ciascuno può facilmente verificare nella propria esistenza quotidiana. Altrettanto facilmente ci si può accorgere di come un Noi, grande o piccolo che sia, chi al Noi si adegua e vuol partecipare si senta indosso una maschera di comportamenti che gli impediscono di essere davvero se stesso. Non solo l’Io, infatti, viene escluso dal Noi, come ripete e mostra Gesù nel Vangelo, ma chiunque voglia esser se stesso diventa per il Noi un elemento di disturbo.”
Tratto da: “Il codice segreto del Vangelo”, Igor Sibaldi, ed. PICKWICK ed. PICKWICK
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