“Ci sono forme di rispetto che non possono essere ignorate, regole che non sono sempre scritte. Queste norme dell’anima riguardano i rapporti tra le persone e hanno a che fare con l’intelligenza emotiva. Se è vero che saper accettare i difetti degli altri perdonandone le azioni è un segno di carattere e di pace interiore, è altrettanto vero che c’è un limite agli abusi che si possono tollerare. Non significa diventare vendicativi, cattivi o chiusi nelle proprie posizioni, significa piuttosto esprimere il proprio disappunto nei modi opportuni per educare. Se abbiamo subito un torto e teniamo per noi la rabbia, questa si trasforma in un rancore che nuoce a tutti. In primis a noi. E’ tempo di aprirsi e di dire ciò che si pensa. La verità rende sempre liberi. Con diplomazia, con intelligenza, con discrezione…, ma rivelare ciò che l’animo farebbe fatica a tenere per sé. Lo trasformerebbe in malattia, psicosomatizzando, in un continuo rimuginare. La pace è la migliore delle situazioni in cui vivere e prosperare, ma ogni tanto piccole guerre sono necessarie per ritrovarla. Quando infatti i rapporti si trasformano in “guerra fredda”, allora nella nostra esistenza si cova qualcosa di malvagio sbagliato e fuorviante. L’onore va tenuto alto, lo dobbiamo a noi stessi, in nome sempre e comunque della Verità. Va tenuto alto con buone azioni e buone intenzioni, ma con una spada scintillante da angelo guerriero tra le mani. Quando ci vuole ci vuole!”
tratto da “A nodi sciolti” di Stefania Amodeo. Su VPocket novembre 2018
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