“Ti sei descritto come uno che vive a un passo dalla povertà: ti guardo e vedo qualcosa di totalmente diverso, vedo una persona che si trova a un passo dalla casa di un ricco! Ti senti di essere al soldo dell’oblio, e Io ti vedo come chi sia al soldo del Nirvana. Ora molto dipende, naturalmente, da quello che consideri la tua “paga”, e dallo scopo per il quale stai lavorando. Se la mira della tua vita è di conseguire quella che tu definisci la “sicurezza”, ricordati che con la Mia remunerazione tutto ciò che è bene viene da te, compresa l’esperienza del sentirsi al sicuro nel mondo fisico. La Mia remunerazione, il guadagno che ricavi quando “lavori per” Me ti procura di gran lunga di più del conforto spirituale. Anche il conforto fisico può essere tuo. E l’aspetto paradossale di tutto questo è che, quando avrai sperimentato appieno il genere di conforto spirituale offerto dalla mia remunerazione, l’ultima cosa a preoccuparti sarà il conforto fisico. Perfino il conforto fisico dei membri della tua famiglia non sarà più una preoccupazione per te poiché una volta giunto al livello di una consapevolezza divina ti renderai conto di non essere più responsabile per nessun’altra anima umana, e che, mentre resta lodevole desiderare che ogni anima viva in maniera confortevole, ognuna di esse deve scegliere, e sta scegliendo il proprio destino in questo stesso istante. … Il tuo compito è di renderli indipendenti; di insegnare loro il più in fretta e il più completamente possibile come cavarsela senza di te. Perché non sarai loro di vantaggio fintanto che avranno bisogno di te per sopravvivere, ma li farai davvero felici nel momento in cui si renderanno conto che tu non sei più necessario. Nello stesso modo, il più grande momento di Dio è il momento in cui ti accorgi di non aver bisogno di nessun Dio .”
tardo da “Conversazioni con Dio”, Neale Donald Walsh, ed. Sperling & Kupfer 1998 . Edizione originale “Conversation With God” 1995
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