“Sono convinto che non ci sia nessuna differenza essenziale tra il cosiddetto genio e tutti gli altri, tranne che il “genio” scopre il metodo corretto per usare se stesso, a volte per circostanze fortunate, ma più spesso perché lo ha cercato. Una volta trovato questo metodo e presentato chiaramente il nuovo schema, molti altri possono fare altrettanto bene, e spesso meglio di colui che lo ha inventato. … Non esiste un genio che non sia stato superato dai suoi seguaci. Una volta che sia stato reso noto un metodo migliore per usare se stessi (che sia nel pensare, fare giochi di prestigio, nuotare e recitare), ci saranno moltissime persone capaci di uguagliare o perfino sorpassare chi l’aveva scoperto. Ciò dimostra che gli elementi necessari alla scoperta sono latenti in ciascuno di noi: l’individuo geniale ha solo proposto lo schema che coordina in un tutto unico questi elementi. In altre parole, ciò che generalmente ci manca è il metodo per usare noi stessi e la spinta per farlo. Questa distinzione è molto importante perché, se non possiamo fare nulla per l’ereditarietà, possiamo fare molto per migliorare il metodo con cui usiamo noi stessi al fine di liberare lo spirito creativo.”
tratto da:” L’Io Potente. Uno studio sulla spontaneità e la compulsione.”, Moshe Feldenkrais, ed. Astrolabio, 1985
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