Per la sua forma e il suo simbolismo, il ghiaccio della runa Isa rappresenta l’anti-movimento per eccellenza, non è una runa dinamica infatti, ma la statica incarnata: il suo glifo dritto e verticale, traduce bene quel tipo di energia, condensando e trattenendo, permettendo un controllo sugli altri ma anche ed è indubbiamente più importante su sé stessi, rappresentando la padronanza totale di sé. Corregge un temperamento troppo nervoso ed impaziente, calma la frenesia degli esseri che sovracompensano e sprecano energia, permette di controllare l’energia, di conservarla all’interno di sé, il che è molto utile durante un rituale, poiché è disponibile per esso e assicura efficacia di gran lunga maggiore. Isa permette di controllare il flusso ininterrotto dei pensieri, lo sviluppo del potere di concentrazione in tutti i campi, rafforza la volontà; se la mente tace la potenza magica è accresciuta, la volontà viene diretta verso un fine preciso e le visualizzazioni o i galdrar non sono più affogati in un’onda di pensieri.
E’ la runa del presente e rafforza il richiamo del “sé”, dove si tratta di essere pienamente presenti qui e ora.
Vi sono alcuni che non si rassegnano alla perdita e continuano a vivere, ma è come se fossero morti, sono spenti, hanno rinunciato alla rinascita e vivono una lenta agonia, fatta di rimpianti, lamenti e sensi di colpa, altri muoiono poco tempo dopo che la persona amata li ha lasciati, come per seguirla nel suo destino.
Isa è il ghiaccio d’inverno, l’apparente fine di tutto, il blocco, l’irrigidimento, ma in realtà sotto il ghiaccio dell’inverno la vita pulsa, i semi germogliano, la Primavera si prepara, pronta a ricoprire la terra di nuova verdeggiante vegetazione, pronta a un nuovo ciclo.
tratto da:http://runelore.it/le-rune-significato/isa.html
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