” Io vidi una gran montagna di color ferrigno, sulla quale sedeva qualcuno così risplendente che la sua luce mi abbagliava la vista, e da’ i suoi fianchi partiva un’ombra leggera, quasi un’ala di maravigliosa ampiezza. Ai piedi della montagna e dinanzi a colui che vi stava sopra, era una figura tutta piena di occhi a tal segno da non potervi scorgere alcun tratto umano. Di faccia a questa seconda figura ve n’era una terza, d’età puerile, indossante una pallida veste, calzata di bianco, e così vivamente illuminata dallo splendore di colui che sedeva sul monte, da non poterne fissare il viso. Uno sfavillio continuo, vivacissimo, che irraggiava da colui che stava sul monte, avvolgeva queste due figure come una soave carezza. ”
tratto da: “VISIONI”, Hildegard of Bingen, Fiori di letteratura, ascetica e mistica, n°6, Giulio Giannini e fioglio editori, Firenze 1925
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