In tutta l’opera di Ildegarda, LA VIRIDITAS ha una rilevanza straordinaria. Oltre a designare il colore della Natura, ella lo associa soprattutto alla sua energia, alla forza vitale (vis, vir in latino) immessa in tutta la creazione dal soffio divino. Tale forza si esprime non solo nel verde della vegetazione ma è riconoscibile a tutti i livelli, fisici e spirituali del creato, comunque si manifesti. Essa è presente anche nell’anima dell’uomo, poiché è il principio della vita e del movimento.
Viriditas riassume quindi la nozione universale di salute, di prosperità e di bellezza che latini chiamavano integritas (integrità), i greci holon (il tutto) gli ebrei shalom (pace).
Viriditas corrisponde anche ad una tappa dell’opera alchemica, chiamata “Opera al verde”, che vari autori medievali sostituivano a volte all’ Albedo, la fase dell’Opera al Bianco. Verde smeraldo sono le Tabula smaragdina di Ermete Trismegisto dove sono incisi i principi dell’arte alchemica. Nei suoi studi sull’alchemia, Carl G. Jung, vede nella fase alchemica Viriditas una rappresentazione del nostro Sé o Anima, che ha la funzione psicologica di liberare l’io, rinchiuso nel carcere della sua solitudine, morto e sepolto nella tomba del suo egocentrismo (Nigredo o Opera al Nero), per armonizzarlo poi in una relazione ricca e consapevole con il proprio mondo affettivo, con il mondo affettivo altrui, con la vita (Rubedo o Opera al Rosso).
In altre tradizioni spirituali, il verde è il colore associato alla dea dell’Amore, Venere, all’energia femminile del Cuore, portatrice di guarigione. Complessivamente, nella mente di Ildegarda, Viriditas è sinonimo di guarigione, di forza e di Vita. È un simbolo della totalità cui l’individuo tende senza tregua, attraverso le varie prove della sua esistenza, superando le tante piccole morti necessarie per apprezzare il Dono della Vita.
tratto da: http://www.viriditas.it/interna.asp?idPag=13
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