“Grazie alla sempre più profonda immersione dello spirito nella materia, con il trascorrere di milioni di anni la coscienza diviene sempre più individualizzata, perché dal Tutto indifferenziato si passa progressivamente all’Io individuale del singolo essere umano. L’anima diviene sempre più cosciente di sé. Per esempio, la coscienza del topo non è ancora quella dell’individuo, non è cosciente di sé, essa è immersa in una più vasta coscienza di branco, la cosiddetta “anima di gruppo”. La coscienza dell’essere umano che non si è risvegliatosi trova in una situazione simile a quella del topo: non esiste ancora in quanto individuo, ma solo come coscienza di massa, che pensa le idee della massa e prova emozioni della massa.”
Tratto da: tratto da:”Risveglio”, Salvatore Brizzi, Anima edizioni, 2008
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