” Il nostro corpo compie un lavoro di ricambio degli elementi fisici che lo compongono; essi non sono più gli stessi di dieci venti trent’anni fa perchè la nostra mente non è più quella di dieci o venti anni fa. A seconda che noi ci apriamo a nuove verità nuovi elementi verranno dallo spirito a rinnovare il nostro corpo. La nostra fede, qualunque essa sia, si materializza nel corpo. Se crediamo implicitamente nella necessità della malattia e della vecchiaia, la nostra carne e il nostro sangue diverranno espressione della malattia e della vecchiaia; ma se nutriamo costantemente l’idea che malattia e vecchiaia non sono un’assoluta necessità, in tempo relativamente breve la nostra carne e il nostro sangue si cambieranno in meglio, e la nostra fede crescerà, miglioreranno sempre e sempre più. Noi portiamo letteralmente nella nostra carne, il significato predominante dei nostri pensieri. Nell’azione che lo spirito esplica sul corpo, esso si serve degli elementi che ha assorbito dalla sua peculiare sfera, e questi elementi del mondo invisibile, si materializzano e cristallizzano nei visibili elementi della carne, in una maniera analoga a quella con la quale un metallo disciolto ed invisibile in una chiara soluzione è attratto e diventa visibile sul pezzo di rame, piombo, zinco, ecc. immersi nella soluzione; oppure come un albero materializza foglie e frutti dagli invisibili elementi dell’aria che lo circonda”
tratto da: “I doni dello Spirito”, P.Mulford, Piccola biblioteca scienze moderne , Fratelli Bocca editori, Milano,1936
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