“Che cosa significa “Contemplare Iside svelata”? L’espressione è simbolica: Iside rappresenta la natura. L’Iniziato, grazie alla sua purezza, alla sua sapienza e al suo lavoro paziente, riesce a far cadere uno dopo l’altro tutti i veli della natura per poterla contemplare in tutte le sue manifestazioni, conoscerla in tutti i suoi segreti, in tutta la sua bellezza e in tutta la sua luce. Per questo, come rappresentante del principio femminile (la natura), la donna più dell’uomo ha la tendenza a spogliarsi di fronte a colui che ama. Anche se non se ne rendono conto, anche se con la loro incomprensione riescono a profanare ogni cosa, in realtà le donne e gli uomini ripetono per tutta la vita i misteri dell’Iniziazione, i misteri di Iside. Perché vi era l’usanza che, la prima notte di nozze, la giovane sposa, avvolta in bianchi veli, comparisse poi svelata davanti agli occhi del suo beneamato affinché egli potesse contemplarla? È un peccato che quasi più nessuno sia cosciente della ragione profonda di queste usanze. Almeno voi cercate di prepararvi ad avvicinarvi ad uno dei più grandi misteri della natura: Iside svelata.”
“Quando tagliamo un frammento di piombo, esso luccica per qualche attimo e poi diventa opaco. A questo somiglia il piacere: al piombo. Affinché il vostro piacere resti scintillante e resistente come l’oro, dovete nobilitarlo, ovverosia aggiungergli un altro elemento: il pensiero, ma, per fare ciò, occorre sostituire il concetto di piacere con il concetto di lavoro. Il lavoro rappresenta il momento in cui l’uomo decide di non sprecare più le sue forze e le sue energie per ricercare il piacere, ma di utilizzarle nell’intento di far funzionare altri centri, in alto, nel suo cervello. Sì, anziché permettere che in lui si scatenino tutti i vortici e tutte le eruzioni vulcaniche, l’uomo li deve canalizzare e dirigere, per risvegliare nuove facoltà che faranno di lui un genio, un Iniziato, una divinità. Così egli trasforma il calore in luce: sostituendo il piacere con il lavoro, ed è in quel momento che il piacere comincia ad invaderlo: un piacere che questa volta non lo svilisce, bensì lo eleva e lo nobilita.”
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