Forse si dovrebbe dire che la scienza si preoccupa maggiormente di quella faccia del mistero in cui le cose possono essere misurate e investigate scientificamente, mentre la mistica ha più a cuore l’altra faccia della realtà. Gli scienziati si fermeranno davanti al mistero perché i loro metodi di investigazione si arresteranno all’improvviso; i mistici, al contrario sono perfettamente a loro agio nello straordinario mondo del mistero. Ciò che essi colgono con gli stessi occhi di ogni uomo è ben poco, ma hanno un’immagine della realtà universale che è simile a quella degli scienziati. L’universo dei mistici è ampio e vasto quanto la mente è in grado di concepirlo: si estende in ogni direzione, verso le altezze e le profondità, tanto in là quanto può spingersi la mente umana. Alcuni di loro vedranno come fondamento ultimo una sorta di energia diffusa, pressoché identica a quella vista dagli scienziati. Tale realtà ultima sarà per loro impersonale, nel senso che non è possibile relazionarsi a essa. Per altri quell’energia avrà origine in qualcos’altro o qualcun altro, nell’universo e tuttavia al di sopra di esso. Alcuni infine, vedranno questa origine al di là di tutto come un Dio personale, come accade nel cristianesimo. I mistici, nella loro lotta incessante tesa a rapportarsi con ciò che sta al di là di loro o dentro di loro, non si accontenteranno mai di fermarsi a ciò che possono vedere o toccare, ma cercheranno continuamente di raggiungere ciò che sta al di là di ogni cosa nell’universo, ciò che si estende in ogni direzione o che è posto nel profondo di ogni cosa, ma ancor più in particolare ciò che è posto nel profondo del loro stesso essere. Cercano di vivere in rapporto col mistero, di vivere in esso, di essere presi in esso per questo li chiamiamo mistici. Per il mistico la dimensione reale di qualsiasi cosa risiede nella sua dimensione interiore e per questo si sente così libero nel mondo. Vive nel mondo, al pari di ogni altro, ma può percepire il battito mistico dei grandi misteri e delle grandi realtà che si manifestano nell’universo. Per lui tutto ciò che è visibile, udibile o tangibile, è immagine dell’invisibile. I mistici sono coloro per i quali l’universo nella sua totalità, e ogni cosa in esso, è immagine dell’Assoluto.”
tratto da:”Il Tao della mistica”, Yves Raguin, ed. Campo dei Fiori , maggio 2013, pg.122-123
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