Richard Wilhelm (Stoccarda, 10 maggio 1873 – Tubinga, 2 marzo 1930) è stato un orientalista, teologo e missionario tedesco, fu uno dei più importanti sinologi (studioso della civiltà cinese) di lingua tedesca. È famosa la sua traduzione del classico cinese Yi Jing o I Ching.
« Wilhelm ebbe la rara fortuna di conoscere in Cina uno dei saggi della vecchia scuola espulso dalla rivoluzione. Questo vecchio maestro, di nome Lau Nai Suan, lo iniziò alla comprensione della filosofia cinese e della psicologia dell’Yi Jing. Alla collaborazione di entrambi noi dobbiamo l’edizione dell’Yi Jing con gli importanti commenti. Introdusse in occidente questa notevole opera dell’oriente in modo vivo e a tutto tondo. Mi pare che l’edizione di questa opera sia uno dei lavori più importanti di Wilhelm. Giunto alla chiarezza e alla comprensione delle sue attitudini spirituali occidentali mostra nei commenti al Yi Jing un adattamento alla psicologia cinese che non ha paragoni. »
(Carl Gustav Jung, Ricord, sogni e riflessioni)
Il Libro dei Mutamenti[1] (caratteri tradizionali: 易經, pinyin yì jīng, Wade-Giles I Ching[2]), conosciuto anche come Zhou Yi 周易 o I Mutamenti (della dinastia) Zhou è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin dalla nascita dell’impero cinese (II millennio a.C.). È sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal “primo imperatore”, Qin Shi Huang Di.
Lo Yi Jing o I Ching è diviso in due porzioni, jing 經 o ‘classico’ e zhuan 傳 o ‘commentario’, composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da due millenni circa. La porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua 卦) composto di sei linee che sono o continue (⚊) rappresentanti il principio yang o interrotte (⚋) rappresentanti il principio yin. Per ogni esagramma vi è una spiegazione chiamata 卦辞 guaci, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti il trigramma chiamate 爻辞 yaoci. I primi due esagrammi del testo 乾 qian e 坤 kun sono accompagnati da due ulteriori testi chiamati 用六 yongliu e 用九 yongjiu.
Considerato da Confucio libro di saggezza, è utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio, e dagli studiosi per approfondire aspetti matematici, filosofici e fisici. I metodi per ottenere i responsi sono vari e si passa dai gusci di tartaruga al lancio di 3 monete. Quando si utilizzano gli steli di achillea per estrarre i responsi, l’arte divinatoria è chiamata achilleomanzia.
tratto da Wikipedia
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