L’unico ricordo inconfondibilmente bello dei miei Natali è quello di quando avevo due anni e gattonavo sotto l’albero. Mi sembrava enorme e il suo profumo magico. Impressionante e strano avere un albero in casa per me bambina appena catapultata su questo pianeta. Mi chiedevo perchè un albero nel nostro salotto. Poi gattonando arrivavo sotto alla sua base avvolta in carta di stelle e incantata dalle mille lucine intermittenti prendevo le palline di vetro, le stringevo, mi scivolavano tra le mani e oplah…andavano in mille fragili pezzi. Correvo a nascondermi… avevo fatto fuori un’altra pallina e nessuno sapeva chi era stato.
RSS feed for comments on this post. / TrackBack URI