” A Natale viene consegnata in dono al bambino una serie di giocattoli, in grandissima maggioranza riproduzioni rimpicciolite di personaggi e strumenti del mondo reale. ” Non vi si ritrova tutta la vita in miniatura, e molto più colorata, linda e lucente della vita reale? Vi si vedono giardini, teatri, belle toelette , occhi puri come il diamante, guance accese dal belletto, pizzi deliziosi, vetture scuderie, stalle …..(Baudelaire, La morale del giocattolo). Sotto l’apparente innocenza del dono è il mondo, in simbolica miniatura, che viene offerto al bimbo, con un sacrificio propiziatorio al futuro e al passato saldati insieme nella sua minuta personcina. Se nei capodanni babilonesi venivano rovesciati i rapporti di forza, facendo passare per un giorno, lo scettro dalle mani dei padroni a quelle degli schiavi, il Natale conserva una nascosta affinità con il rituale di rovesciamento celebrato dai pagani. Natale è una giornata consacrata ai bambini, nei quali viene onorato il germoglio del futuro e la conservazione del passato. Il dono del mondo miniaturizzato è al tempo stesso un atto di sottomissione e la tentazione di un’abdicazione. Nel momento in cui sembra maggiormente disporre del mondo, il piccolo inizia ad apprendere i significati e le leggi, in una parola comincia a crescere.”
tratto da : “Infanzia”, Giuseppe Scaraffia, Sellerio editore Palermo, pg.71,72
nella foto “Farmacia giocattolo” Farmacia Duomo Padova
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