“E’ stato scritto che la 2CV, affettuosamente soprannominata “Deuche” dai francesi (da “deux chevaux”, due cavalli), non è un’automobile, è uno stile di vita; è sicuramente l’essenzialità e la semplicità allo stato puro. Chi l’ha guidata almeno una volta, se la ricorderà per sempre. Nel 1922 i fratelli Michelin, titolari della casa produttrice di pneumatici, lanciano la prima inchiesta di mercato in Europa per trovare le caratteristiche dell’auto popolare. I risultati furono che doveva essere grande all’interno, con quattro posti, poter trasportare 50 chili e costare poco. Non avrebbero mai immaginato che, un quarto di secolo dopo essi stessi avrebbero prodotto proprio quella vettura. Infatti divenuti azionisti di maggioranza della Citroën a causa di crediti non pagati furono loro a chiedere il progetto di una “$ roues sous un parapluie” (quattro ruote sotto un ombrello). Come quello della “KdF” voluta da Hitler per la Germania, anche il progetto della 2CV nasce prima della seconda guerra mondiale; nel 1937 un primo prototipo è già provato su strada e nel maggio 1939 circa 250 vetture preproduzione sono pronte per il lancio. Lo scoppio della guerra blocca tutto….”
tratto da:”Mitomacchina. Il design dell’automobile: storia, tecnologia e futuro.” catalogo mostra Rovereto; museo di Arte Moderna e Contemporanea. di Trento e Rovereto 2 dicembre 2006-1 maggio 2007, pg.278
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