Le Georgiche sono state composte nel 37/30 a.C. periodo delle lotte tra Ottaviano e Antonio (31 battaglia di Azio). Sono un’opera in quattro libri dedicata a Mecenate e composta sotto il suo invito. Mecenate ordina a Virgilio di scrivere l’opera perché quest’ultimo doveva appoggiare il programma augusteo di restaurazione agricola. L’opera rientra nel genere letterario del poema a carattere didascalico sull’agricoltura però non è un’opera che vuole insegnare a coltivare i campi. Letterariamente esprime, infatti, la visione della natura e della vita agreste propria dell’autore anche se all’interno sono presenti delle parti a carattere tecnico per la lavorazione dei campi. Virgilio riprende le parti a carattere tecnico in modo particolare dalla de Res Rustica di Varrone e poi dalle letture di Catone il Censore (de Agricoltura).
L’opera assume anche significato politico perché ha lo scopo, secondo il programma augusteo, di risanare e riassestare l’economia agricola. questa attraversava una fase di crisi per l’indebolirsi della piccola proprietà, per l’estendersi dei latifondi e inoltre perché danneggiata a causa delle lotte civili e dalle confische delle terre distribuite poi ai veterani.
L’opera ha anche significato morale perché la vita agreste viene considerata depositaria dei valori del mos maiorum (tradizione: culto della famiglia, religiosità, patriottismo, laboriosità, la povertà intesa come frugalità, umiltà). Virgilio aderisce a questi elementi presenti nel programma di Augusto perché anche lui era d’accordo con gli ideali che si volevano restaurare.
tratto da: http://latine.studentville.it/mondolatino/letteratura/eta_augustea-3/virgilio-22.htm
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