“Amo una patina lucida sulle cose
illusione che la mia vita brilli
sul lungo nastro perverso del ricordo
dimentico di cercare facili sequenze morte
Nuova vita
desiderio
disillusione
Pensa la tuo trasloco
quando la stanza rimarrà vuota
pareti nude
sentono freddo
segni di passaggi
di occhi che hanno percorso quei sentieri
e i quadri
i loro fantasmi senza più nome
Atroce non avere un nome
o forse, perchè no la libertà di non essere nessuno.
Marianna, 20 anni
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