«Per ogni cosa c’e’ il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo… «C’è un tempo per nascere ed un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante, un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire… Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; ma egli ha messo la nozione dell’eternità nel loro cuore, senza che gli uomini possano capire l’opera compiuta da Dio dal principio alla fine»
tratto da:“QOHELET”(3, 9-11).
Simone Weil, al termine della sua riflessione su Qohèlet, scriveva: «Dio e l’umanità sono come due amanti che hanno sbagliato il luogo dell’appuntamento. Tutti e due arrivano in anticipo sull’ora fissata, ma sono in due luoghi diversi e aspettano… Uno è in piedi, inchiodato sul posto per l’eternità dei tempi; l’altra è distratta e impaziente. Guai se ti stanchi e se te ne vai…»
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