Riflessioni

Il gesuita

Ecco Ignazio nei suoi Esercizi. ” E’ perciò necessario renderci indifferenti rispetto a tutte le cose create, in tutto quello che è lasciato al nostro libero arbitrio  e non gli è proibito; in modo che, da parte nostra, non vogliamo più salute che malattia, ricchezza che povertà, onore che disonore, vita lunga che breve, e così via in tutto il resto; solamente desiderando e scegliendo quello che più ci conduce al fine per cui siamo creati”. L’indifferenza gesuitica è concetto teologico vertiginoso, e spunto mistico di strabiliante bellezza e modernità. Il Cardinal Martini, Carlo Maria, era un leale oppositore del magistero ratzigeriano, e del complesso tragitto compiuto dalla chiesa di Giovanni Paolo e del suo successore, proprio in virtù di questa “indifferenza”. …. In tutto ciò che riguarda la nostra libertà, ad eccezione delle prescrizioni e proibizioni concernenti il male assoluto, si può e si deve conquistare questo campo dell’indifferenza relativista, una mentalità analitica e discreta, aperta alla variazione del tempo e alla speranza che ogni variazione e novità contiene”

tratto da: IL GESUITA, “IL FOGLIO quotidiano”, sabato 1 settembre  2012, G.Ferrara