“L’uso delle metafore e delle allegorie (i pianeti per esempio venivano trasformati in divinità dall’aspetto umano) divenne necessario per diffondere concetti astronomici o filosofici complessi tra la popolazione più incolta. Al significato letterale di queste ultime faceva poi da contraltare la loro interpretazione autentica che rimaneva riservata a pochi. Per tale motivo le religioni del mondo antico avevano carattere iniziatico e cioè erano accessibili a tutti esclusivamente attraverso diversi livelli di conoscenza di cui solo quelli più elevati corrispondevano al vero. Il reale significato dei cosiddetti misteri veniva così svelato e tramandato esclusivamente dai membri più colti delle caste sacerdotali mentre i racconti mitici sugli dei iracondi, emotivi e vendicativi dalle caratteristiche umane erano destinati alle menti dei più semplici. Tuttavia, fu solo grazie al largo impiego di questi espedienti narrativi che le masse analfabete poterono avvicinarsi in qualche modo alla mistica della creazione.”
tratto da:”Scoperte archeologiche non autorizzate. Oltre la verità ufficiale. Antologia delle scoperte sotto censura., quando il potere nasconde il sapere”, Marco PIzzuti, ed. Punto d’incontro. 2010
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