” La parola “amore” è una delle più familiari, ma ciò che essa designa è difficile da definire, perchè riguarda esperienze molto differenti: c’è un amore tra uomo e donna, un amore tra genitori e figli, un amore tra amici, un amore tra una persona e il suo prossimo, un amore tra Dio e i credenti in lui, un amore tra uomo e animali…. Questi amori hanno modi molto diversi di manifestazione, di sentimenti, di accenti, ma hanno qualcosa che li unisce e che motiva la comune denominazione di amore? A questa domanda si può forse rispondere affermativamente. Forse in ogni amore c’è un legame di esistenza che è cercato, custodito, fatto crescere, c’è un sentimento convergente dell’amante e dell’amato, c’è una pro-vocazione che chiama -fuori-, che chiede di uscire da se stessi. L’amore è un movimento che circola tra i due, è generato da uno e causato dall’altro. E’ così che uno ama in modi differenti differenti oggetti (senza intendere questo termine nel senso di cosificazione) che , appunto, lo pro-vocano. In ogni caso l’amore resta un mistero, non un enigma, ma un mistero, una realtà che pare nascosta e che può essere rivelata man mano che si entra nell’amore stesso. Certamente colui che ama muove il suo centro di gravità verso l’esistenza di un altro, pur conservando questo centro in se stesso. L’amore è una dinamica di sym-patheia in cui, come in un’elissi, si formano due fuochi strettamente legati l’uno all’altro, si ama se stessi, si ama questo mondo, si ama il prossimo, si ama Dio.”
Tratto da:”AMA IL PROSSIMO TUO”, E.Bianchi e M. Cacciari, ed. Il Mulino
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