“La Gioia nasce dal nostro cuore e non nella nostra mente. Quando siamo nella Gioia avanziamo leggiadri verso la Grazia, possiamo chiedere all’Universo ciò di cui abbiamo bisogno e vivere come se avessimo già ottenuto la richiesta. La nostra interiorità non può mai essere sicura di trovarsi nel posto giusto, se non ha riscontri con il nostro io più profondo. Noi agiamo per il meglio, o così ci pare, ma è solo la serenità, convinta e continuata, ossia la Gioia interiore, che ci da la certezza di non sbagliare e non travisare quello che ci accade. ….. Se fossimo in sintonia con la nostra interiorità, avremmo la capacità di percepire lo scopo della vita e non ne saremmo impauriti, perché avremmo raggiunto la vera dimensione di uomini realizzati e, come tali, sapremmo che tutto è guidato da un progetto grandioso a cui dobbiamo solo aderire consapevolmente. Con una simile certezza salda nel cuore non dovrebbe più esserci sofferenza per noi, ma solo l’esperienza che ci conduce a Dio. La vibrazione della gioia è percepibile a livello emozionale, ma si ripercuote in tutto l’essere, perché è l’energia della Vita. Quando la si nutre, si desidera proiettarla esternamente fino a farla traboccare, perché più la si dona e più rifiorisce. Nella Gioia vi è armonia, equilibrio, serenità. Lasciamoci guidare dall’energia femminile della Dea Madre presente in noi, pronta a guidarci, come una madre che crea e ama incondizionatamente la sua creazione.”
tratto da ” La dimensione della Gioia”, A. Bona, ed. Melchisedek
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