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Le dodici chiavi

Per chi si accosta per la prima volta a temi legati allo sviluppo della coscienza sembrerà che poco o nulla abbiano a che fare con la nostra vita di tutti i giorni. Simboli portati da un racconto mitico come quello dell’Apocalisse appaiono come strane profezie lontane dalla realtà d’oggi.  Ma se guardiamo con più attenzione  e curiosità alle figure  che questo racconto profetico racchiude possiamo trovare grandi stimoli al nostro percorso di consapevolezza.  La salute e il benessere di ogni individuo non posso prescindere da un lavoro di ricerca personale.  Nella società contemporanea poche ormai le certezze. Una crisi generalizzata  colpisce i singoli individui. Attorno a noi sfiducia e rammarico dilaganti.  Ecco perché davanti ad un panorama così devastato mi sembra utile guardare ancora alla Cultura come una continua fonte di alimento e rigenerazione.   Film, libri, spettacoli ci portano a riflettere e immancabilmente da un pò di tempo ci conducono su una strada sempre più univoca.  Al di là delle mode e  delle pratiche spirituali di vario tipo che in questi anni hanno contagiato e anche profondamente deluso le persone guardo con fiducia e speranza all’UOMO NUOVO che da molti viene indicato.   Arrivare  alla Gerusalemme Celeste può diventare il simbolo modernissimo di una consapevolezza personale che sfida la realtà quotidiana  e la arricchisce di nuovi significati.   La ricerca non avviene lontano nel silenzio del ritiro  in un ashram indiano, o in un monastero.  La Pratica di consapevolezza passa attraverso l’uso e la trasformazione attiva di ogni ostacolo o stimolo che la quotidianità ci propone.   Le chiavi per aprire le 12 porte e uscire dall’oscurità  sono 12 virtù : il PERDONO, l’AMORE, la COSTANZA, la VERITA’, l’ONESTA’, la SAGGEZZA, l’ORDINE INTERIORE, la DONAZIONE, la FEDE, la FEDELTA’, la GIOIA, l’UNIONE d’INTENTI.  Sperimentarle nel quotidiano, ecco la sfida ultima.

nella foto Apocalisse Giusto de Menabuoi, Battistero del duomo di Padova, 1330.1390

1 commento »

  1. Eluardo De Rios ha detto:

    Cari amici,
    seguo da tempo il vostro sito perché in quello che voi pubblicate ritrovo molte cose che appartengono al faticoso cammino spirituale che da anni ho intrapreso.
    “Le dodici chiavi” è da questo punto di vista sicuramente uno dei più intensi. Al lettore, infatti, è suggerita chiaramente la via del rinnovamento spirituale: non astratte considerazioni su temi lontanissimi e a volte incomprensibili per chi non non ha ancora iniziato una ricerca personale, bensì tracce di un cammino che riguarda tutti, che tutti possono seguire. Perché, come è detto chiaramente nel vostro messaggio, la crescita della consapevolezza, la liberazione della coscienza, il contatto con la nostra anima, la comunione con i mondi invisibili nei quali siamo immersi, può avvenire solo nella quotidianità di ciascuno di noi, affrontando con lo spirito degli antichi cavalieri le sfide che la nostra esistenza ci propone. Solo in questo modo potremo ritrovare quell’unità tra corpo e spirito alla quale tutti, più o meno consapevolmente, tendiamo e che è poi il senso ultimo dell’esistenza di ciascuno di noi.
    Grazie e a presto.
    Eluardo De Rios

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