Creandoci, Dio ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per nutrire il nostro corpo fisico, il nostro cuore, il nostro intelletto, la nostra anima e il nostro spirito. Allora, perchè tanti si sentono poveri e miseri? Perché non sanno captare quegli elementi sottili. Del resto, come potrebbero? Non li vedono, non li sentono: come potrebbero beneficiarne? L’unica cosa che sono capaci di fare è lamentarsi: “Mi manca questo, mi manca quest’altro…” Tutto è a loro disposizione, ma restano nella povertà perchè sono ciechi, deboli, pigri. Sono loro stessi a limitarsi: si accontentano di mangiare, bere, di respirare, cioè di nutrirsi di elementi solidi, liquidi, gassosi e tralasciano il quarto elemento, ossia il fuoco, la luce, ciò di cui hanno bisogno per conservare in se stessi la vita, la gioia e l’ispirazione che porteranno loro la pienezza. Direte: “Ma come nutrirsi del quarto elemento? Dove trovarlo?”
Guardando al mattino il sole sorgere. E’ li che impariamo a mangiare il fuoco e a bere la luce” tratto da “PENSIERI QUOTIDIANI” O.Mikhael Aivanhov
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